Juventus alle prese con tantissime assenze e le brutte notizie per Tudor non sono finite: allarme totale in vista della gara con l’Udinese
Quella all’Olimpico, nello scontro diretto contro la Lazio, è stata una vera battaglia per la Juventus, che purtroppo ne è uscita non al meglio, con ammaccature al morale e non solo. Dal punto di vista psicologico non è stato facile digerire il pari subito allo scadere, dopo aver resistito a lungo in dieci uomini per l’espulsione di Kalulu. Un altro verdetto decisamente non favorevole, oltre alla rete di Vecino che ha reso più complicata la corsa Champions, è arrivato proprio dall’aspetto disciplinare, dato che da Roma, come noto, la Juventus torna con tre squalificati e una formazione nuovamente da inventare.
Le assenze di Kalulu, Savona e Thuram che saranno fermati dal giudice sportivo vanno ad aggiungersi alla lista dei calciatori fermi per infortunio, una lista che purtroppo per la Juventus quest’anno è sempre stata piuttosto lunga. E per la prossima partita con l’Udinese, cruciale per continuare ad inseguire il quarto posto, non farà eccezione. Tudor sarà ancora una volta in emergenza e per lui le brutte notizie non sono finite. Arriva un’altra mazzata a complicare ulteriormente i piani.
Juventus, recupero in salita per Koopmeiners: la formazione è praticamente obbligata
Degli infortunati, l’unico che avrebbe qualche chance di recupero è Koopmeiners. Ma anche per l’olandese, filtra incertezza sull’effettivo rientro dall’infiammazione al tendine d’Achille.
Si farà il possibile per farlo tornare in campo, ma quanto filtra dalla Continassa è che il recupero non sia scontato, anzi. Ecco perché, in penuria di uomini tra difesa e centrocampo, Tudor rischia di schierare una formazione obbligata. In difesa, con Veiga e Gatti soli centrali arruolabili, sarà nuovamente arretrato Locatelli, con Weah e Alberto Costa sulle fasce, Douglas Luiz e McKennie centrocampisti centrali. Un po’ più di scelta, per fortuna, davanti.
Juventus, la tentazione del cambio modulo per Tudor: ma si tratta dell’ultima carta
Questo l’unico modo, per l’allenatore croato, per rimanere fedele al proprio 3-4-2-1, che è stato praticamente da sempre il suo marchio di fabbrica. Anche se ci sarebbe un’altra opzione.
Per non affidarsi a un centrocampo sperimentale, smontando la mediana di base Locatelli-Thuram, e mantenere il primo in mezzo, si potrebbe anche assistere a un inatteso passaggio alla difesa a 4. Ma la sensazione è che Tudor vi ricorrerà soltanto se penserà di non poter fare altrimenti.
