La Juve ha scelto il nuovo allenatore e si tratta di Igor Tudor: il croato gioca subito il jolly e riguarda una bandiera storica come Chiellini
Tutti insieme per la Juventus. Potrebbe essere uno dei motti delle ultime ore, viste le riunioni e gli incontri che si stanno svolgendo alla Continassa per decidere il futuro del club, a partire dalla guida tecnica. Thiago Motta ha le ore contate, sportivamente parlando: sarà esonerato, probabilmente già nella giornata di oggi ed è stato scelto anche il suo sostituto.
Se in un primo momento, il favorito sembrava Roberto Mancini, poi è emerso con forza il nome di Igor Tudor. L’ex Juventus potrebbe essere il nome giusto per ricompattare l’ambiente, mettere a posto la squadra – come è già successo con la Lazio – e spera di guadagnarsi la conferma dopo aver conquistato la qualificazione alla prossima Champions.
La nuova Juventus di Tudor: cambio modulo e 4 mesi d’inferno
Il croato troverà una squadra svuotata e dovrà subito pretendere una reazione emotiva, proprio quella che Thiago Motta non riusciva a ottenere. Allo stesso tempo, è chiamato anche a riportare i valori tipicamente bianconeri che si erano persi negli ultimi mesi.
Tudor firmerà un contratto da 4 mesi. Mancini pretendeva una sicurezza di progetto a medio termine, mentre il croato punterà tutto sull’ingresso in Champions League per la prossima stagione. Inoltre, ci sono già le prime indiscrezioni che filtrano a livello tattico. Infatti, la Juventus dovrebbe passare a una sorta di 3-4-1-2, con Vlahovic e Kolo Muani che dovrebbero finalmente giocare insieme.
Certo, resta l’amaro in bocca per il naufragio di un progetto, quello di Motta, che doveva portare ben altro entusiasmo e risultati e invece si è incagliato a pochi mesi dal via e senza convincere davvero.
Il jolly del nuovo allenatore si chiama Giorgio Chiellini
A proposito di bandiere della Juventus, tra queste c’è di sicuro Giorgio Chiellini. L’ex difensore è un simbolo, ma ha anche ottime capacità dirigenziali, derivate dai suoi studi. In questa fase, però, avrà un ruolo un po’ diverso, come riportato dal Corriere dello Sport.
Infatti, in un momento così delicato farà sentire di più la presenza alla squadra e starà più vicino ai calciatore e al campo. Sarà un modo per caricarli, fargli sentire il peso positivo delle responsabilità della maglia che indossano, ma soprattutto ricompattare l’ambiente. E non sarebbe cosa da poco.
