Perin: “La parata su Gyasi è esperienza”, poi le parole da brividi sul gruppo

Nuova vittoria in campionato in casa Juventus, uscita con in tre punti i tasca anche dal Picco di La Spezia. Tre punti preziosissimi, questi, per i bianconeri di Allegri, ora giunti al settimo posto e rialzatisi dopo lo scivolone interno contro il Nantes in Europa.

Seppur le tante difficoltà bianconere, messe in luce dalla compagine spezzina, la Juventus è abile a portare i tre punti a casa grazie a Kean e a Di Maria, bravi a sfruttare le occasioni offensive concesse dai liguri. Tante le interviste in merito alla sfida nel post-match di Dazn, fra cui anche quella posta a Mattia Perin.

“Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo”, le parole di Perin

Ricco di interviste, il post-match di Dazn ha avuto il piacere di ospitare anche Mattia Perin. Gran protagonista del match, Perin è intervenuto anche sul record di 15 clean sheet raggiunti dalla Juventus, in Europa dietro solo al Barcellona secondo questa statistica.

Di seguito quanto dichiarato:

Sulla gran parata su Gyasi: “Ho capito che Gyasi poteva calciare solo lì, visto che i miei compagni avevano schermato bene la porta. Mi ha aiutato molto questa intuizione che ho avuto in quel frangente, è una parata anche d’esperienza“.

Perin Juventus
Mattia Perin

Su Di Maria: “Angel è un fuoriclasse con la F maiuscola. Va messo nel’elite del calcio ed è uno dei più forti che abbia mai visto giocare. Gli vedo fare cose davvero assurde in allenamento ed è normale che averlo in campo alza il morale di tutta la squadra“.

Sull’unione del gruppo: “Per me è un piacere condividere ogni giorno lo spogliatoio con questi uomini. Sia senatori che giovani godono di una grande umiltà. Ciò che è successo fuori dal campo ci ha unito ancora di più, perché sappiamo di avere più punti di quelli che ci assegnano ufficialmente e che per raggiungere grossi obiettivi dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Sono il portiere con la miglior percentuale di parate? Non lo sapevo, grazie“.

Infine, sui 15 clean sheet Juve: “Dalla regia mi suggeriscono che sono 16 (ride). Quando la squadra porta in campo carattere e voglia si raggiungono certi traguardi. La voglia di vincere, di essere sulle seconde palle, il portare cattiveria agonistica sul campo ti fa fare il salto di qualità e di raggiunger statistiche come questi 15 clean sheet“.

Mario Reccia

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