ESCLUSIVA SJ – Intervista a Katia Serra, tra Juve e nazionale femminile

Abbiamo raggiunto telefonicamente Katia Serra, opinionista di punta di Rai Sport, presenza fissa nelle trasmissioni a sfondo calcistico, e abbiamo avuto una piacevole chiacchierata su molti aspetti riguardanti il calcio bianconero, oltre ad alcune considerazioni su giocatori, mercato e calcio femminile.

I GIOVANI CHE FANNO SCHICK

“Ce ne sono tanti che hanno fatto un buon europeo under 21, io credo che Schick abbia fatto un europeo da 6,5: se guardiamo i gol fatti è andato un po’ al di sotto delle aspettative, anche se di occasioni ne ha create tante, ma non è stato cinico. Ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore, di grandi prospettive, ma gli sono mancati i gol: la fase realizzativa per un attaccante è fondamentale. Di giocatori interessanti potrei segnalare Meyer della Germania, o Abraham dell’Inghilterra, giocatori che non sono titolari in grandi squadre ma che hanno dimostrato delle potenzialità importanti. Mi è piaciuto tanto anche Ceballos, che ha dimostrato tanta tecnica e personalità: quando tenti di fare dribbling in avanti, con quella convinzione dei propri mezzi, vuol dire avere certezze e sicurezze. Si è giocato molto bene questa chance di mettersi in mostra agli europei. Quando si parla di giovani, mai scordare che sarà il tempo a decidere il loro futuro, di sicuro se hai delle qualità sarà più facile arrivare. E serve calma: a volte vedi giocatori in queste manifestazioni molto appariscenti, ma che poi spariscono nel nulla. Nessuno ha la sfera di cristallo: se non conosci il giocatore, come si comporta, il suo carattere… non puoi sapere che giocatore è se non ti informi per bene, e quindi non sai se esploderà definitivamente. Ci vuole la determinazione, la voglia, la disponibilità a sacrificarsi; c’è anche da dire che quando inizi a guadagnare tanto ad un’età così giovane, magari non c’è tutta questa voglia di mettere in mostra tutto il talento che la natura ti ha dato. Credo che Schick, considerato tutto questo, farà bene alla Juve: lo vedo un ragazzo inquadrato, si nota dall’atteggiamento in campo: sono convinta che sarà un’esperienza che gli servirà per crescere. Le potenzialità ci sono, ma deve dimostrare di meritarsi la Juventus: lui ci arriva presto, ancora non si sa se rimane o se va in prestito, lo decideranno dopo averlo valutato attentamente, soprattutto sul piano caratteriale. Il mercato della Juve deve ancora esplodere, il meglio deve ancora arrivare. Con la disponibilità economica che hanno, con il loro monitoraggio e tutta la struttura organizzativa di scouting che hanno, con le capacità persuasive e manageriali di Paratici e Marotta, il meglio la Juve lo deve ancora fare, e lo farà.”

JUVENTUS E ITALIA FEMMINILE

“Come tutti i progetti, la Juventus femminile deve creare una sua dimensione: sono convinta che farà bene, però per diventare vincente servirà ancora un po’ di tempo. In ogni caso parte nel gruppetto delle squadre che saranno protagoniste: Fiorentina, Brescia e Juventus le vedo con qualcosa in più rispetto alle altre. Poi ci sono Tavagnacco e Mozzanica, che saranno le outsider, ma il mercato è ancora aperto, di conseguenza il tutto è ancora condizionato da qualche colpo che potrebbe spostare gli equilibri. L’entrata in campo della Juventus, così come quella degli altri club professionistici, è un passaggio fondamentale e determinante per dare futuro ad una disciplina in espansione come il calcio femminile in Italia: è pieno di bimbe e ragazze che giocano a pallone rispetto a prima, e per fortuna l’avvicinamento dei club professionistici porterà professionalità, ovvero strutture, allenatori adeguati e permettere alle ragazze di giocare a tempo pieno. Noi paghiamo sempre il fatto che fuori dall’Italia, ad alti livelli, le calciatrici vengono considerate lavoratrici, con tutte le tutele che ne conseguono, mentre in Italia sono considerate dilettanti, e l’arrivo di queste squadre alzerà tutti gli standard professionali. Finché le ragazze che giocano in serie A saranno costrette a giocare e lavorare, si capisce che non si può essere competitivi, quindi serve che chi gioca in serie A siano ragazze che facciano le calciatrici a tempo pieno. Il 16 luglio cominceranno gli europei femminili (interamente visibile su Eurosport, mentre su Rai Sport verranno trasmesse in differita le partite dell’Italia, n.d.r): conosco le ragazze che rappresenteranno l’Italia, sia dentro che fuori dal campo, e sono convinta che faranno una buona figura. Obiettivamente però, il girone della nazionale è complicatissimo: la Germania è la strafavorita, poi c’è la Svezia che dovrebbe avere qualcosa in più di noi, e seguono l’Italia e la Russia. Sappiamo della difficoltà del girone, ma visto che il gap atletico comincia a ridursi, e che il lavoro svolto negli ultimi anni ha migliorato la qualità delle nostre calciatrici, sono convinta che si possa fare bene.

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