Adesso si vedono le streghe

Contro il Crotone c’è stato un momento in cui la Juventus stava vincendo e, contemporaneamente, il Napoli era sotto con l’Udinese. Sarebbe stato un +9 che avrebbe potuto chiudere i giochi se non matematicamente, quasi. La vita di una partita però dura 90 minuti, e dopo l’infrasettimanale di questo mercoledì la classifica segnava un +4 che, comunque, poteva dare una relativa tranquillità ai bianconeri. Non troppa.

La Juventus ieri ha giocato di supponenza e si voleva accontentare di un pareggio. Ha giocato per lo 0-0, ha subito passivamente un Napoli che non ha affossato più di tanto il piede sull’accelleratore, ma che non ha neanche rischiato più di tanto (l’unico brivido il palo su punizione di Pjanic deviata da Callejon). Sarebbe anche andata bene una partita così brutta e rinunciataria se fosse rimasto un distacco di +4. Koulibaly però non era d’accordo, e ha pensato bene di segnare all’ultimo minuto regolamentare, regalando una notte da sogno ai napoletani e un +1 bianconero che non dà nessuna tranquillità.

Adesso rimangono quattro partite alla fine del campionato: Inter a San Siro, Bologna in casa, Roma in trasferta e per finire il Verona all’Allianz Stadium. In aggiunta c’è una finale di Coppa Italia contro il Milan. Da un possibile +9 ad un misero +1 non si può certo stare tranquilli; si sta come le foglie d’autunno, pronte a cadere al primo soffio di vento. Ma le foglie non sempre si staccano, a volte riescono a resistere alle intemperie del tempo. Le avversarie da affrontare in questo ultimo mese però, non promettono niente di buono. La Juventus vista in queste ultime due uscite deve avere paura di non potercela fare, e da questa paura far fuoriuscire la rabbia necessaria a superare l’ostacolo. Si chiama resilienza, e la Juve ne deve dimostrare parecchia.

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