Mercato e futuro: senza l’ansia di dover ancora crescere

Alla fine, la Juve non ce l’ha fatta. A piazzare Hernanes, s’intende. E a prendere un centrocampista d’alto profilo, oltre a Rincon. Perché i piani erano diversi: c’era l’intenzione di prendere due mediani e di lasciarne partire altrettanti. Hernanes e Lemina sulla lista, nessun altro sacrificabile. Il fatto è che nessuno si è presentato alle porte bianconere: o almeno nessuno che avesse voglia e forza economica per sottostare alla legge juventina.

MA VA BENE COSI’

Eppure Allegri è contento: ha finalmente capito di avere una piccola bomba tra le mani. Di quelle capaci di azionarsi da sole, perché chi sa il gioco sa stare alla perfezione con i propri simili. Soltanto così si è potuto avere un mercato senz’ansia, senza la preoccupazione per l’immediato e tenendo il profilo alto soltanto per i giorni che verrannno. Caldara è un colpo. Uno importante. E con Rugani non hanno solo affinità caratteriali e di gioco: sono il futuro. Radioso e meraviglioso. E quindi contorniati da tanta speranza. Come quella che si respira attorno a El General: un mastino, che ancora deve mostrare tutto. Fosse arrivato in un’altra Juve, a quest’ora starebbe già dettando legge.

AVANTI TUTTA

L’importante comunque è quello che resta da vivere: la Juve c’è, ha comandato ovunque. E in mezzo le cose funzionano, e senza patemi. Dunque la mancanza potrebbe finalmente diventare l’arma in più: se Marchisio sta fuori – e dubitiamo -, in termini numerici e di panchina ci sarebbe finalmente un cambio di livello massimo. Pensieri, in ogni caso, che il campo raramente confermerà. Di tempo per proiettarsi al futuro ne resta poco: c’è troppo Napoli e tante insidie nel domani prossimo. E niente mercato, e solo campo. Il finale di stagione non è mai stata così avvincente.

crico

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