Pogba come Zidane. 15 anni dopo la Juventus vende per diventare più forte

Sono passati 15 anni da quando la Juventus vendette, per l’allora cifra monstre di 150 miliardi delle vecchie lire (75 milioni di euro al cambio attuale), un certo Zinedine “Zizou” Zidane andando poi a costruire una squadra che sarebbe entrata nella storia del calcio bianconero come una delle più competitive di sempre.

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REGINA DEL MERCATO – Con quei soldi la Juventus costruì l’ossatura della squadra, acquistando, tra gli altri Gianluigi Buffon (105 miliardi) e Liliam Thuram (70 miliardi), entrambi dal Parma e il futuro pallone d’oro Pavel Nedved dalla Lazio (70 miliardi). La contemporanea cessione di Inzaghi al Milan per altri 70 miliardi fece il resto. La Juventus dimostrò di poter agire sul mercato come nessun altro poteva fare in Italia. Rivendere un giocatore simbolo, pagato pochi miliardi, ad un prezzo del genere permise alla Juventus di acquistare quei due o tre giocatori che servivano per compiere il definitivo salto di qualità.

LA STORIA SI RIPETE – Oggi, a distanza di 15 anni, la storia si ripete: un altro francese, un altro centrocampista, un altro campione e un altro trasferimento monstre. Stavolta tocca a Paul Pogba entrare negli annali del calcio come il calciatore più costoso della storia. 110 i milioni di euro (220 miliardi di lire, se facessimo il cambio) la cifra sborsata dallo United per acquistarlo dai bianconeri.
Molti dicono che la Juventus si sia inevitabilmente indebolita, perdendo Pogba, e sebbene un altro giocatore come il Polpo Paul sia quasi impossibile da scovare al momento, vogliamo sottolineare come i bianconeri si siano addirittura rafforzati.
Nel parallelo con la Juventus di 15 anni fa, anche quella di oggi ha ceduto due giocatori che erano al centro del progetto: Morata, tornato al Real Madrid per 30 milioni e, appunto, Paul Pogba.

IL MERCATO – Con il ricavato, e parliamo di circa 140 milioni, la Juventus ha già portato a Torino Higuain (90 milioni), Pjanić(32), Benatia (3) e Pjaca (23), senza contare Dani Alves (0) prelevato dal Barcellona. Totale: circa 148 milioni spesi. Altro aspetto da non sottovalutare: la Juventus che tutti considerano indebolita non solo non lo è sul campo, ma non esce indebolita nemmeno nei bilanci, sebbene in questo caso vi siano altri fattori da tenere in considerazione.

Ma questa Juventus che ha saputo cambiare pelle, anche più volte negli ultimi anni, non è più debole di quella dello scorso anno o di quello precedente. Quando andarono via giocatori del calibro di Pirlo, Tevez e Vidal, tutti (o quasi) gli addetti ai lavori sottolinearono che ripetersi per i bianconeri sarebbe stato quasi impossibile. La Juventus ha dimostrato di essere superiore ad ogni previsione, andando non solo a vincere, ma a stravincere recuperando un gap di 12 punti e oltre concesso a Napoli, Inter e Roma nelle prime 10-11 giornate dello scorso campionato.

A chi, quindi, pensa che la Juventus sia più debole di quella dello scorso anno, vorremmo ricordare che il valore di una squadra non dipende dal singolo giocatore, ma dal gruppo così come vorremmo ricordare che i giocatori vanno e vengono, la Juventus resta negli anni e con essa resta la mentalità vincente di una società e di un management che hanno la vittoria nel DNA.

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