RELive – Marotta a Jtv: “Soddisfatti del mercato. Witsel è un arrivo rinviato. Non potevamo trattenere Pogba”

Tanti i temi caldi toccati da Beppe Marotta: dal mercato da 9 all’obiettivo Champions League, passando per il capitolo Stephan Lichtsteiner.

MARCHISIO – “Le previsioni sono che nel giro di un paio di mesi possa ritornare ad essere il Marchisio di sempre, e questo è un valore aggiunto che in pochi considerano. E’ un giocatore prezioso sia per la maglia, sia per il gioco della squadra”.

DEBUTTO CHAMPIONS – “L’esclusione di Lichtsteiner è derivata da logiche tecniche. In quel settore abbiamo Dani Alves e Cuadrado, non si tratta di un’esclusione come provvedimento disciplinare. E’ un giocatore in scadenza di contratto ma abbiamo la possibilità, unilaterale, di rinnovare il suo contratto. Un elemento fondamentale delle grandi squadre è la concorrenza, dunque Lichtsteiner deve capire che attraverso la concorrenza si può solo migliorare. Nell’economia di una stagione ci sono tanti traguardi, dunque un allenatore deve avere il diritto di fare determinate scelte”.

IMMAGINE VINCENTE – “Devo dire che siamo davanti ad un processo evolutivo iniziato nel 2010. In tale processo considero sia l’aumento dei ricavi che d’immagine dovuta a conquiste sul campo, che all’incremento della qualità della squadra. Direi che la possibilità delle operazioni di quest’estate è dovuta a tutte le risorse, di qualsiasi tipo, accumulate in questi anni”.

MATUIDI – “Anche lì abbiamo abbozzato una trattativa, ma noi non possiamo entrare nelle dinamiche tra i giocatori e i propri club. Matuidi ha espresso la volontà di voler giocare con noi ma il PSG se l’è tenuto molto stretto”.

WITSEL –
“Devo dire che la rosa nella sua totalità ritengo sia competitiva, sicuramente più forte dell’anno scorso. Non siamo ancora perfetti, ma anche a centrocampo possiamo puntare su valori aggiunti come Asamoah e Lemina che sono in grande crescita. Per quanto riguarda le acquisizioni, oltre Pjanic, quella di Witsel era una opportunità che si era creata. Lo Zenit non ha potuto concludere un’operazione in entrata e dunque Witsel, a visite mediche già ultimate, non ha potuto firmare. E’ una trattativa rinviata”.

MERCATO IN USCITA – “Abbiamo sempre ripetuto che il destino dei giocatori è nella loro testa. Noi non avremmo voluto vendere Pogba perché lo ritenevamo un elemento importante, lui ha voluto cambiare per vivere una nuova esperienza. Noi abbiamo assecondato la sua volontà anche perché in determinate situazioni è impossibile trattenere i giocatori”.

SQUADRE B –“È un argomento che abbiamo molto a cuore secondo me è uno strumento di crescita del movimento e soprattutto è uno strumento che messo a disposizione di alcuni club potrebbe facilitare la crescita calcistica e umana dei nostri giocatori. Questo perché avrebbero la possibilità di allenarsi continuamente con i campioni e di assimilare le metodologie tecniche e agonistiche della prima squadra. Renderebbero più facile magari il fatto che l’allenatore della prima squadra, avendoli sottocchio, potrebbe anche utilizzarli. E quindi passare da una giovane promessa a un campione vero e proprio”.

ROSE RIDOTTE – “Il tetto massimo di giocatori iscritti nella lista è di 25 elementi, all’interno dei quali ci devono essere quattro giocatori provenienti dal proprio settore giovanile e quattro cresciuti in società delle Figc. Se non si riescono a centrare questi obiettivi la rosa diventa di ventiquattro o ventitré, fino a scendere. Si può avere anche una rosa di venti, lasciando perdere gli Under 21 che possono essere tesserabili e utilizzabili in qualsiasi momento”.

EVOLUZIONE EUROPEA –
“Quella della svolta dal punto di vista europeo è un’esigenza a cui il Presidente si sta dedicando tantissimo, con competenza e passione. E’ uno degli artefici di questo cambiamento e quindi gli verranno ascritti tanti meriti e potrebbe portare ad un format diverso rispetto ad oggi, grazie al quale nazioni come l’Italia possano iscrivere quattro squadre in Champions League a differenza di oggi dove solo due ne hanno accesso diretto e la terza che deve andare allo spareggio, spesso nefasto per tanti club”.

FATTURATI DETERMINANTI –“Direi che vincere con minor potere economico è possibile parzialmente, nel senso che ormai il calcio va considerato con un’attività di impresa. E in un’attività di impresa esistono delle competenze, esistono delle motivazioni. Quando alla base ci sono competenze e motivazioni, credo che i risultati siano molto più facili da raggiungere. All’interno delle competizioni bisogna fare però una grande differenza: alcune di esse, come la Champions, che sono considerate non a caso come un torneo, l’imprevedibilità recita un ruolo molto importante. Il campionato, invece si può considerare invece una corsa a tappe in cui quella competizione, a gioco lungo, la vince sempre la migliore. Per la Champions, invece, bisogna arrivare alla sera della partita nelle migliaio condizioni atletiche, nelle migliori condizioni di formazione. Non ci devono essere squalificati, le condizioni atmosferiche devono essere ottimali. Lo abbiamo verificato anche l’anno scorso, dove in pochi minuti ci siamo giocati un superamento del turno in quel di Monaco. Quindi l’imprevedibilità al di là dei valori ha un ruolo assolutamente fondamentale”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Non è un sogno, né un’ossessione. E’ un obiettivo. Ogni volta che la Juventus partecipa ad una competizione ha l’obbligo di cercar di vincere. Quindi sia in Champions, che in qualsiasi altra, deve essere per noi motivo di soddisfazione non solo parteciparvi, ma deve essere un obiettivo da vincere. Quello della Champions è un obiettivo che vorremmo assolutamente ottener”.

CIFRE FOLLI –
“Le cifre negli ultimi anni si sono incrementate notevolmente e anche in modo molto illogico a mio avviso. Ma questa è una conseguenza del reddito che ogni nazione e ogni club riesce a produrre. C’è stato un aumento degli introiti sportivi, le risorse delle singole nazioni, quindi dei singoli club sono state valorizzate al massimo delle proprie possibilità. Tutti questi ricavi vanno a confluire nelle spese per acquisizione dei calciatori, e non sottovalutiamo l’incremento per quanto riguarda gli stipendi. Per cui è un mercato, come sempre, non controllabile e razionale. Ci sono delle nazioni come l’Inghilterra che hanno un potere d’acquisto più forte rispetto alle altre e quindi per loro stessi, al loro interno, è un mercato estremamente diverso da quello italiano”.

MERCATO DI OPPORTUNITA’ – “Speriamo di non dover acquistare nessuno nel mercato invernale, in quanto vorrebbe dire che le cose sono andate molto bene. L’obiettivo della Juventus è quello di rinforzarsi sempre, l’obiettivo e dovere da parte dei dirigenti è quello di cogliere le opportunità. Il mercato di gennaio è complementare rispetto a quello estivo. Non sempre ci sono opportunità da definire, quindi è normale che oggi è prematuro azzardare pronostici però il nostro lavoro continua perlustrando le diverse opportunità possibili”.

MERCATO DIFFICILE – “Il mercato, sia estivo che invernale è la sintesi di un lavoro che si svolge durante l’anno attraverso relazioni, attraverso monitoraggio dei giocatori. Direi che stiamo già lavorando per obiettivi futuri, che sono quelli di identificare giovani interessanti e opportunità altrettanto interessanti”.

IMPREVISTI –“E’ normale che si creino degli obiettivi che non sempre vengono raggiunti. Se questo non accadesse sarebbe sinonimo di perfezione, ma l’essere umano non è perfetto. Qualcosa non è andata come speravamo, ma tutto sommato siamo molto soddisfatti perché abbiamo raggiunto tanti di quegli obiettivi che avevamo in testa”.

MERCATO DA 9 –“È stato un mercato che ci rende estremamente soddisfatti ed è questal’occasione da parte mia per ringraziare tutti coloro i quali si sono attivati per raggiungere questi obiettivi. In primis Fabio Paratici, Pavel Nedved, il presidente e tutta l’area tecnica e sportiva che ha contribuito a questo grande obiettivo”.

ORE 19.15 LE DICHIARAZIONI:

ORE 19:00, Marotta a Jtv

Giuseppe Marotta parlerà in esclusiva a Jtv. Segui le sue dichiarazioni in diretta su SpazioJ.it.

Il direttore risponderà alle domande di Claudio Zuliani, direttore del canale tematico, sui recenti temi di mercato. E non solo.

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