Chelsea, centrale cercasi: Bonucci rimane il sogno, ma prende quota un’altra alternativa

L’avvento di Conte al Chelsea, da qualche giorno finalmente ufficiale, porterà una ventata di aria fresca in quel di Londra. Il tecnico leccese infatti ha in programma una mezza rivoluzione, sia a livello tattico ma anche e soprattutto a livello di calciatori. L’annata disastrosa della squadra di Abramovic ha portato a galla una marea di problemi, in primis la mancanza di motivazioni e la chiusura anticipata di un ciclo che era solo all’inizio.

IL SOGNO – E il nuovo Chelsea avrà bisogno di una nuova grande pedina per la retroguardia, troppe volte perforata quest’anno. Con Terry e probabilmente anche Ivanovic sul piede di partenza, Conte ha individuato in Leonardo Bonucci l’obiettivo primario da cui ripartire. Il rapporto tra i due è quasi viscerale: entrambi hanno tantissima carica agonistica e forza da offrire e Conte ha sempre creduto nelle qualità di Leo, anche quando sedeva in panchina nelle sue prime partite con la Juventus, per poi prendersi con forza e coraggio quel posto che non gli leva più nessuno. Proprio i bianconeri però ora non hanno alcuna intenzione di cedere uno dei suoi pezzi da novanta, a nessun prezzo.

manolas

L’ALTERNATIVA – Da qualche giorno nelle testate d’Oltremanica girano nomi validi come alternativa al grande sogno Bonucci. Conte vorrebbe pescare in Italia e, come riporta l’edizione odierna del Daily Star, Kostas Manolas sarebbe il sostituto ideale per l’idea di calcio contiana. Anche qui però non sarà per nulla facile strapparlo alla Roma, soprattutto perché il contratto del giocatore è ancora per metà di proprietà dell’Olympiacos. La Roma infatti ha pagato solo 6,5 milioni alla squadra greca, con la restante metà che andrà saldata entro l’1 settembre di quest’anno. Fino ad allora, l’Olympiakos conserverà il diritto sul 50% di una futura rivendita del giocatore. Per convincere Manolas a rimanere, la Roma è pronta ad un adeguamento contrattuale sostanzioso. Soprattutto per respingere le sirene inglesi che fischiano nelle orecchie del greco.

Oscar Toson

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