Il valzer delle panchine, una serie in lingua italiana

Gennaio è alle porte e il calciomercato è pronto ad entrare nel vivo: le voci cominciano a circolare, grandi nomi a caratteri cubitali rimbalzano da un giornale all’altro, i tifosi aspettano speranzosi. Eppure in queste settimane a tenere banco, più che i calciatori, sono coloro che i calciatori li guidano e li allenano per portarli al successo. Si sa il mercato di gennaio, quello di riparazione, quasi mai ci lascia senza parole, quasi mai ci regala colpi ad effetto e, allora, tanto vale gettare un occhio su quello che sta succedendo sulle panchine di mezza Europa, da qualche settimana a questa parte, osservando questi intrighi tecnico-tattici quasi come fossero una serie tv.

LA SERIELa prima puntata è andata in onda direttamente dalle stanze segrete di Stamford Bridge, dove lo zar Abramovič ha tagliato la testa di Mourinho e ha affidato, almeno fino a giugno, il timone al mago Hiddink. Si è passati poi in Baviera, il Bayern, infatti, ha annunciato che dalla prossima stagione a guidare i “Rossi” ci sarà il nostrano Carletto Ancelotti, con buona pace del genio Guardiola, stufo della Bundesliga e della società bavarese, e desideroso di insegnare calcio altrove, magari in Premier, magari al City, dove con Soriano e Begiristain ricomporrebbe un tridente manageriale che ha portato il Barça sul tetto del mondo. Le puntate a seguire hanno visto, poi, le trame intrecciarsi, così in quel di Manchester, i “Diavoli rossi”, stufi di van Gaal, cominciano a studiare in che modo riportare sul trono dell’Old Trafford un degno erede di Sir Alex Ferguson, mentre i cugini del City trafficano proprio con quel Guardiola di ritorno dalla Germania, con il povero Pellegrini costretto a lavorare, già, con il cappio al collo. Non meno dense le ombre che aleggiano sulle panchine di Milano, sponda rossonera, e Madrid:Mihajlović è ai minimi termini con Berlusconi, con il patron rossonero ansioso di dare il benservito al serbo, e Benitez è di nuovo solo contro tutti.

IN LINGUA ITALIANA – Se la nostra cara serie tv è appena iniziata e, più che qualche indizio, non lascia certezze, di certo possiamo affermare che, al di là di doppiatori e attori in lingua madre, il copione è per buona parte redatto in italiano, perché tra gli attori principali gli italiani la fanno da padrone, il calcio continua a parlare la lingua di Dante: il buon Carletto si è già accasato, Max Allegri e Antonio Conte (entrambi avvicinati ai Blues e ai Red Devils) si contendono la guida di Juve, Nazionale, Manchester Utd e Chelsea, Spalletti, di ritorno dal grande freddo, attende passi falsi della Roma per tentare l’insediamento, e Ranieri e Mancini, che tanto bene stanno facendo con i rispettivi club, non fanno che stuzzicare la fantasia di non pochi presidenti. Insomma il calciomercato è pronto ad arrivare, ma sul web e in tv circola una telenovela, mica male, non ci saranno i calciatori ma quelli che i calciatori li allenano. Ne vedremo delle belle e le vedremo senza sottotitoli.

Carlo Iacono (@CarloIacono7)

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