Juventus double face: corsa e sacrificio, i segreti di questo successo

Una stagione più che esaltante. Una stagione che dal punto di vista dei risultati si sta concludendo proprio come le due precedenti. Conquistati sul campo insiemeScudetto eCoppa Italia, per il terzo anno consecutivo. Qualcosa di leggendario che potrebbe diventare epico in attesa del verdetto diCardiff. Ma laVecchia Signoravista in questa stagione ha vissuto due percorsi ben distinti e separati. Prima parte dell’annata con gli strascichi della stagione precedente, seconda parte completamente differente rispetto alla precedente.Una Juventus double face.

Vincere senza convincere

Le prime uscite stagionali diMadama sono andate avanti con questo tormentone. Bianconeri cinici che riescono a portare a casa il risultato senza però convincere dal punto di vista del gioco. La finalizzazione delle poche azioni create avviene grazie a GonzaloHiguaínche si ambienta subito nell’ambiente juventino. La sensazione è che laJuventus riesca a vincere grazie alle giocate dei propri campioni: gli inserimenti diKhedira, le magie diDybala ma manchi ancora qualcosa. Nonostante ciò i campioni d’Italia in carica continuano ad ottenere risultati soddisfacenti in tutte le competizioni. Qualche campanello d’allarme arriva con le sconfitte rimediate controInter eMilan, al quale sarà regalata la finale diSupercoppa Italia. Gli avversari sembrano oramai comprendere quelli che sono i meccanismi di una macchina perfetta che ha dominato in lungo e largo negli ultimi 5 anni. Il gioco appare essere lento e prevedibile. Così come nella partita contro laFiorentina. LaViola esce vincitrice dallo scontro delFranchi e nella testa diMassimiliano Allegri scatta quell’ intuizione che cambierà profondamente il resto dell’annata.

Tutta un’altra musica

Una rivoluzione interna. La giornata successiva laJuventus ospita alle 12.30 laLazio di SimoneInzaghi. Sembra essere quasi un segno del destino: laVecchia Signora indossa un vestito del tutto nuovo ed è osservata da tutto il mondo, visto l’orario. Messo in soffitta l’abito antico del 3-5-2,Madama sfoggia un look più giovanile. MassimilianoAllegri vara infatti il 4-2-3-1 che non lascerà mai più. Diversi gli interrogativi ad inizio gara, specie sulla posizione che adotterà in campo Mario Mandžukić. Diversi addetti ai lavori ipotizzano possa essere il croato il partner diHiguaínin avanti. L’exBayern Monaco invece occuperà la corsia mancina e non la lascerà più per nulla al mondo. Mario è l’uomo che più rappresenta i due volti di questaJuventus double face. Nessuno mai, tranne l’allenatore bianconero e il centravanti avrebbero mai potuto pensare a quella posizione per Mario che invece risulta essere fondamentale per questo nuovo sistema di gioco. La sua fisicità va a sostituire quella che nella passata stagione era garantita in mezzo al campo da PaulPogba. Una trovata che farà le fortune per i bianconeri che da allora inanellano vittorie su vittorie in campionato eCoppa Italia. L’ultimo dubbio a questo punto resta per gli appuntamenti importanti: riuscirà questaJuventus a supportare un modulo così dispendioso anche inChampions League?

Questo il segreto della vittoria

La risposta arriva prontamente nella gara diOporto. I bianconeri privi anche diBonucci, out per scelta disciplinare battono i portoghesi per 0-2. La differenza la fanno i subentrantiPjaca eDani Alves. La squadra diAllegri crea gioco grazie alle geometrie diPjanićche sembra finalmente aver trovato la sua posizione ideale in mezzo al campo. Dà ampiezza alla manovra sviluppando azioni sulle fasce da dove arriveranno poi i gol. Il sacrificio è la chiave che porta ai successi. Un modulo offensivo e che non potrebbe reggere il peso di quattro attaccanti se tutti non svolgessero anche la fase difensiva e corressero come dannati per oltre 90 minuti. Un assetto tattico che trova conferma anche nella doppia sfida colBarcellonadove laJuventus non si limita solo a qualificarsi alle semifinali ma si concede il lusso di non subire gol contro l’attacco più forte al mondo. Un sistema di gioco che dunque esalta tutti i suoi interpreti: grandi occasioni perHiguaín eDybala, ma allo stesso tempo valorizza anche laBBC. Un sistema di gioco che permette a Pjanićdi impostare dal basso, aKhedira di inserirsi una meraviglia. Un sistema di gioco che rende protagonista anche gli uomini che macinano tutta la fascia come Alex Sandro, Mandžukić eCuadrado. Un sistema di gioco che va al di là dei numeri e dei nomi: anche con l’inserimento diBarzagli terzino eDani Alves avanzato il risultato non cambia. LaJuventus continua a vincere e si regala quel sogno chiamatoCardiff!

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