Zoff l’ha parata ancora, il calcio è con lui

Le condizioni di Dino Zoff sono in miglioramento, un processo che i medici si aspettano continui anche nelle prossime settimane; il mondo del calcio si stringe attorno a lui, in segno di grande affetto e rispetto per una delle icone del nostro calcio, sia tra i pali che sulla panchina. Di lui si ricorda la carriera alla Juventus, il Mondiale vinto nel 1982, ma spesso si sottovalutano i pochi secondi che lo hanno separato dalla vittoria dell’Europeo 2000, alla guida degli Azzurri; è stato il punto più alto su una panchina, assieme alla Coppa Uefa vinta con la Juventus nel 1990, in finale con l’acerrima nemica Fiorentina.

Totti lo definisce “di granito”e forse ha ragione lui. Dino a 73 anni si sta riprendendo da una encefalite virale che lo ha colpito un mese abbondante fa, che lo ha lasciato per un periodo senza memoria del passato e dei parenti più stretti. Grazie alle cure della clinica Padeia, di Roma, adesso i ricordi riaffiorano, rimangono però sensibili problemi motori, tanto importanti da non permettergli di stare in piedi e coordinare le articolazioni.

Lui non molla, impossibile visto che “uno che ha vinto il Mondiale deve riprendersi per forza”, come dice Paolo Rossi. Lui intanto scherza: “Ho parato anche questa”.

Roberto Moretti

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()