Continuano le narrazioni in tribunale con protagonista la Juventus. Un vero e proprio terremoto si è infatti abbattuto nell’ultima annata sulle fattezze bianconere, con gravi accuse inerenti a plusvalenze fittizie, manovre stipendi e falsi in bilancio. Con queste premesse, il reintegro dei 15 punti tolti a gennaio potrebbe solo rappresentare la quiete prima della tempesta.
Con la corte d’appello ancora in procinto di poter ri-stroncare la classifica bianconera, tramite ulteriori penalizzazioni, iniziano a circolare le prime voci in merito al caso manovra stipendi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport infatti, la Juventus potrebbe avvalersi della possibilità di patteggiare le questioni legate a tale filone, ancora privo di sanzioni e deferimenti.
Patteggiamento Juventus sulla manovra stipendi, casi e possibilità
Le odierne pagine del quotidiano rosa narrano di come la richiesta di patteggiamento rappresenti un’opzione concreta. Mentre i legali bianconeri preparano ed ultimano la propria difesa, da consegnare entro i prossimi due giorni, si fa largo fra le mura di casa Juventus l’idea di patteggiare. Tale manovra, purché non sia recidiva, può essere richiesta sia prima che dopo il deferimento.
Il primo caso potrebbe portare ad uno sconto della pena pari al 50% ma, su indicazione dell’accusa, toccherebbe alla FIGC darne l’autorizzazione. Qualora la società dovesse fare richiesta dopo la decisione di Chinè invece, sarebbe previsto uno sconto pari ad un terzo della pena.
Lo scenario di cui sopra appare però contorto ed improbabile. Dubbi e difficoltà nascono in quanto, rispetto alla recidività, la Juventus è accusata di slealtà sportiva in entrambi i casi in cui è implicata. Il tutto, in base all’art. 4, cui righe presentano diverse ipotesi di reato che potrebbero colpire i bianconeri in un futuro non troppo remoto.