Inchiesta Prisma, duro comunicato contro il Tribunale di Torino: il motivo

Come stabilito da un decreto approvato il 2 dicembre da Modestino Villani, presidente del Tribunale di Torino, l’Inchiesta Prisma sarebbe stata seguita con una corsia preferenziale rispetto ad altri reati, al fine di diminuire le tempistiche classiche della giustizia italiana.

Non è tardata la risposta del Consiglio direttivo della Camera Penale del Piemonte che, con un duro comunicato, ha voluto contestare questa decisione.

Di seguito le parole di Roberto Capra, Presidente del Consiglio stesso, riportate da Tuttosport:

Juventus inchiesta prisma

“Non può essere un criterio per saltare la fila”

Capisco che l’indagine sulla Juventus abbia avuto un rilievo mediatico ampiamente superiore alla media, però questo non può essere considerato un criterio per saltare la fila. Per questo chiediamo, pacatamente, ma fermamente, che i decreti vengano revocati, al fine di rispettare anche nel caso della
Juventus le naturali tempistiche del Tribunale di Torino. Un’udienza preliminare in questo momento viene fissata entro 3-4 mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio, ma per l’eventuale celebrazione del dibattimento credo si debba attendere il 2024. Anche perché la priorità stabilita dal Tribunale di Torino è legata, nello specifico, alla sola udienza preliminare.

Il nostro sistema prevederebbe pari importanza per ogni reato penale, anche se comprendo che in una situazione vicina al collasso vadano stabilite delle priorità. Ma quello dei criteri per individuare tali priorità è un problema annoso e, quest’ultima, non è che una delle sue tante manifestazioni.

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