Braida incorona Fagioli: “È un talento ma ha bisogno di tempo”, poi il paragone particolare

La Cremonese è una delle due squadre (l’altra è il Lecce), che ha centrato la promozione diretta in Serie A.

Il direttore generale della Cremonese,Ariedo Braida, si è concesso in un’intervista ai microfoni diRompipallone.itper parlare dell’impresa dei grigiorossi.

CAGLIARI, ITALY – JANUARY 06: AC Milan Sporting Director, Ariedo Braida during the Serie A match between Cagliari and Milan at Stadio Sant’Elia on January 6, 2011 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Nessuna enfasi. Sono da poco più di un anno e mezzo a Cremona e avevamo l’obiettivo della salvezza che abbiamo centrato nella scorsa stagione, mentrequest’anno l’obiettivo erano i playoff e invece abbiamo centrato la promozione diretta. Il calcio è fatto di poche parole e possibilmente di più fatti”.

I giovani della Cremonese?Sento dire troppo spesso che ‘devono giocare i giovani’, ok! Ma io dico un’altra cosa:devono giocare i giovani che son bravi!Giovane o meno giovane non è sinonimo di bravura.Il calcio è un po’ come saper suonare: devi conoscere la musica.Un calciatore è bravo? E allora gioca! Quanti anni ha, 18? E gioca, ma deve essere bravo. Non guardo l’età di un calciatore, guardo solo alle loro qualità.Guardate Ibra al Milan, a 40 anni gioca ancora. Oggi un po’ meno perché ha qualche problema fisico, mavi siete chiesti perché continua a giocare ed essere fondamentale? Semplice, perché è più bravo degli altri!Non si gioca per grazie ricevuta, ma per meriti”.

Carnesecchi, Okoli, Fagioli e Gaetano sono stati il fiore all’occhiello della Cremonese. Cosa ci può dire sulle prospettive di questi ragazzi?

Sono tutti e quattro dell’Under 21, credo che nell’ultimo match della Nazionale del CT Nicolato a “Trieste ad un certo punto abbiano giocato anche tutti insieme. Non sono di proprietà della Cremonese, mali abbiamo scelti per le loro qualità e per aiutare il calcio italiano. Serve che giochino i calciatori bravi, l’età non conta. Sono di questo parere”.

Fagioli? È un giocatore di talento che ha bisogno di un percorso per sviluppare le sue qualità. Deve migliorare tante cose e allenarsi con grande impegno. Ha bisogno del tempo per far sì che cresce:è un fiore che sta sbocciando, ma per diventare una pianta ha bisogno di tempo. Lo stesso discorso vale per Gaetano e tutti gli altri giovane, a parte qualche eccezione che non conferma la regola”.

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()