Buffon: “A Parigi l’anno della mia carriera che ricordo con più piacere. Il rispetto che ho avuto in Francia non l’ho mai percepito”

L’ormai ex portiere della Juventus Gigi Buffon ha parlato a Marina di Pisa di Invasioni di Campo, un  format nato dalla collaborazione dell’allenatore Aldo Dolcetti e di Matteo Graniti. Come spesso fa, il neo portiere del Parma ha toccato diversi temi, dal suo presente al suo passato, fino ad arrivare al suo futuro in maglia gialloblu. Ecco un estratto delle sue parole riprese da TMW:

Sulla sua carriera: “Non voglio essere presuntuoso, ma quando mi è stato chiesto chi secondo me fosse il portiere più forte di tutti ho detto che non mi interessava. Forse sono stato il più adatto, sicuramente non il più debole.”

Sui rimpianti: “Sicuramente la prima finale persa contro il Milan ai calci di rigore. Nelle altre due eravamo sfavoriti, col Barça abbiamo perso meritatamente anche se siamo rientrati in partita, mentre a Cardiff non abbiamo capito la vera forza del Real Madrid: siamo andati lì con troppa convinzione.

Sul Parma: “Dai miei genitori ho imparato tante lezioni, fra tutte la più importante da mia madre. Mi ha sempre detto ‘comportati bene, rinuncia a qualcosa e la vita di ripagherà con gli interessi’. Ho cercato di mettere in pratica questo insegnamento anche se all’inizio è stato faticoso. Facendo così la vita mi ha ridato molto di più di quello che meritavo. Proseguo la mia vita così perché ci credo”.

Sul PSG: “Ho avuto una classica botta di culo. Ho potuto giocare con dei giocatori incredibili. Eravamo fortissimi. Poi forse la presunzione ci ha tradito e la vita ci ha dato una lezione.

Poi continua: “A Parigi l’anno della mia carriera che ricordo con più piacere. Il rispetto che ho avuto in Francia non l’ho mai percepito, a Parigi uscivo molto di più, l’ho vissuta con la leggerezza di chi vuole condividere e interagire”.

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