La doppia vittoria di Maurizio Sarri

Domenica sera, durante Juventus – Milan, Cristiano Ronaldo è sceso in campo dal primo minuto nonostante un affaticamento agli adduttori che aveva indotto Maurizio Sarri a sostituirlo durante la trasferta di Champions di mercoledì scorso contro la Lokomotiv Mosca.

Sul far partire Ronaldo dall’inizio mister Sarri è rimasto in dubbio fino all’ultimo, scegliendo infine di schierarlo titolare. Si fosse trattato di un altro calciatore magari Sarri avrebbe potuto decidere con più serenità di farlo riposare o, al massimo, di lasciargli disputare uno spezzone di partita nel secondo tempo; il portoghese, invece, com’è noto necessita di un approccio gestionale diverso rispetto a quello dei suoi compagni di squadra, nonostante nello spogliatoio bianconero i campioni non manchino.

LA SOSTITUZIONE

CR7 è dunque regolarmente sceso in campo da titolare contro i rossoneri, facendo però registrare una prestazione assolutamente poco brillante. Al minuto 55, dopo l’ennesimo insolito passaggio sbagliato, Sarri chiama Dybala per sostituire Ronaldo e al portoghese viene repentinamente fatto abbandonare il campo. In panchina, però, Cristiano rifiuta di sedersi, lanciando un’occhiataccia (e probabilmente anche qualche parola di troppo) in direzione del proprio allenatore e rientrando subito negli spogliatoi. Come se non bastasse, non è tornato a sedersi in panchina nemmeno per il finale di partita, abbandonando lo Stadium qualche minuto prima che il match si concludesse.

Se da un lato Ronaldo ha spento le luci su di sé, aspettando il “day after” per esprimersi sui social con un semplice “Partita difficile, vittoria importante”, dall’altro nel post-partita i riflettori sono stati puntati tutti su Maurizio Sarri: l’allenatore bianconero, facendo entrare in campo il match-winner Dybala, in un certo senso ha conquistato i 3 punti proprio grazie alla sostituzione di Ronaldo, una scelta assolutamente non facile da prendere anche quando il portoghese non è al meglio della sua condizione.

LA VITTORIA SUL CAMPO E AI MICROFONI

La vittoria sportiva è stata però quasi oscurata da quella sul piano comunicativo: durante la conferenza stampa post-gara, infatti, Maurizio Sarri ha brillantemente gestito il caso Ronaldo stroncando sul nascere le polemiche, affermando di preferire il risentimento all’indifferenza da parte di un calciatore che viene sostituito. Sarri ha inoltre chiarito che Ronaldo non è affatto invecchiato ma che semplicemente i problemi in allenamento legati al sopracitato fastidio fisico hanno influito sulle sue ultime prestazioni come avrebbero potuto farlo su quelle di qualunque altro calciatore più giovane.

Con le sue parole e il suo abbigliamento (l’abituale tuta ha lasciato il posto alla giacca e alla cravatta), questa domenica Sarri non ha dunque fornito alcun alibi ai nostalgici del cosiddetto “aziendalismo” a cui mister Allegri aveva tanto abituato i tifosi juventini negli ultimi anni.

Maurizio Sarri si sta quindi “evolvendo”? Sta facendo sempre più proprio il cosiddetto “stile Juventus”?

La strada che ha davanti è ancora piuttosto lunga ma dopo questa partita non si può non affermare che la direzione che ha intrapreso sia assolutamente quella giusta.

DUILIO REGA

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