Ma Icardi serve davvero alla Juventus?

Da qualche mese a questa parte abbiamo letto spesso che la prima scelta di Icardi, dopo il burrascoso divorzio dall’Inter, sarebbe sempre stata la Juventus. In attesa che l’annunciata separazione diventi realtà non abbiamo alcun motivo per mettere in dubbio la presunta volontà dell’argentino, per via del fascino esercitato dalla Vecchia Signora e dalla concreta possibilità di puntare ai tre obiettivi stagionali, compresa quella coppa così tanto inseguita dalle parti di Torino. Ma Icardi serve davvero alla Juventus?

Il parco attaccanti bianconero ha perso durante il mercato la sua giovane stella, Moise Kean, e si accinge ad un’altra dolorosa cessione. Proprio su questa gravitano i dubbi dei tifosi: Mandzukic appare fuori dagli schemi di Sarri, Higuain è un peso perlopiù economico, mentre Dybala non ha mai incarnato il ruolo di leader che ci si aspettava da lui dopo aver ereditato la prestigiosa maglia numero 10. Se le cessioni dovessero invece essere un paio, ecco che allora si aprirebbe uno scenario clamoroso fino a qualche tempo fa, vedere il capitano dell’Inter in maglia bianconera.

Icardi è giovane (26 anni) e guadagna relativamente poco per un bomber del suo livello, capocannoniere di due campionati di Serie A e leader incontrastato della compagine meneghina fino ai problemi di quest’anno. Tuttavia si riteneva possibile che il suo cartellino potesse costare al massimo una cinquantina di milioni, e a poco meno si è sicuramente spinto Paratici nei colloqui con il suo mentore Marotta. Tuttavia la famiglia Zhang sembra averne fatto una questione di principio: Icardi non partirà per meno di 70-80 milioni di euro.

Per la concorrenza sarebbe un investimento sicuro, al netto del rinnovo di Dzeko con la Roma che rende plausibile un trasferimento di Icardi solo al Napoli, ma per la Juventus il discorso è differente. Higuain ha raggiunto con Sarri l’apice della sua carriera, e potrebbe dare ancora tanto ad una squadra che è stata costruita per vincere nell’immediato, mentre Dybala potrebbe realizzare nel 4-3-3 del mister napoletano quella decisiva svolta di cui fu artefice nelle sue migliori stagioni Dries Mertens, sicuramente meno dotato tecnicamente dell’argentino.

Infine, oltre alle considerazioni tecniche, l’acquisto di Icardi dovrebbe essere finanziato con la cessione di Dybala, che Paratici ha già provato a piazzare senza successo sul mercato inglese, ma per cui rimangono solo due opzioni: PSG e Inter. E arriviamo al tema dell’estate, lo “scambione“, che permetterebbe alle due società una ricca plusvalenza. A prezzo di consegnare agli storici rivali un giocatore pronto, titolare e di sicuro avvenire, togliendo loro le castagne dal fuoco per un calciatore che non vestirà più la maglia nerazzurra e che potrebbe liberarsi a zero tra un anno sfruttando l’art. 5 del regolamento FIFA.

Detto questo, ma Icardi serve davvero alla Juventus? Stando così le cose, la risposta è no. In questo momento l’acquisto dell’attaccante argentino potrebbe avvenire solo con la cessione di Dybala ai nerazzurri, che probabilmente a inizio mercato non si sarebbero mai aspettati un favore tanto grande e in grado di risolvere ogni loro problema (economico, tattico e di spogliatoio). Non stupisce quindi che i principali fautori dello scambio siano i dirigenti interisti e in primis Marotta, di cui conosciamo bene il valore. Sta ora a Paratici non accettare il diktat dei nerazzurri, che potrebbe trasformarsi in un passaggio di potere sportivo da Torino a Milano.

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