Napoli-Juventus 1-2, le pagelle: Pjanic croce e delizia, flop Mandzukic. Ronaldo nervoso.

La Juventus, non senza sofferenze, porta a casa un risultato importantissimo in ottica scudetto contro la seconda in classifica. Tanta fortuna per gli uomini di Allegri, che hanno fatto in tempo a sfruttare la superiorità numerica mettendo a segno due reti, ma che, dopo l’espulsione di Pjanic, hanno mostrato ben poco. I bianconeri si portano comunque a più sedici e archiviano la pratica campionato: ora si guarda alla Champions.

Szczesny 6.5: l’unico, insieme alla fortuna, in grado di tenere in piedi la baracca. Sicuro nelle uscite e protagonista di un paio di interventi non impossibili ma comunque importanti.

Cancelo 5: ben lontano dai bei tempi che furono. Il Cancelo pre-natalizio era una delizia per gli occhi, a tal punto da oscurare finanche quelle piccole distrazioni difensive che gli amanti della tattica tendono sempre a rimarcare. Quello che stiamo vedendo ora è una copia sbiadita del “miglior terzino al mondo”. Probabilmente è solo un periodo, si spera. (Dal 60′, De Sciglio 5.5: ci mette il suo in fase difensiva, ma alla fine non fa tanto meglio di chi lo ha preceduto).

Bonucci 5.5: errore grave che favorisce un tiro pericolosissimo di Zielinski dopo circa dieci minuti. Da lì partita discreta che non manca di errori di disattenzione. Decisivo, però, nel respingere l’azione finale dei Partenopei.

Chiellini 5.5: leggermente meglio rispetto al suo compagno di reparto. Sicuramente più solido e attento. Si macchia di una grande colpa: perdersi Callejon in occasione del gol che ha riaperto la partita.

Alex Sandro 5: non soffre particolarmente il duello con Malcuit, ma da lui ci si aspetta sempre di più. Troppi errori in fase di manovra e troppe poche iniziative in fase offensiva. Da ritrovare, come Cancelo.

Emre Can 6: partenza titubante dell’ex Liverpool, ma poi raccoglie dal gol tutti gli stimoli giusti per poter portare avanti una prestazione di qualità, sia in fase di interdizione sia in fase di spinta, nonostante l’evidente calo del secondo tempo, in linea comunque con la tendenza generale.

Pjanic 6: indispensabile metronomo, eccellente regolatore della manovra in mezzo al campo… fino al cartellino rosso. Il Bosniaco spesso pecca di irruenza (quella che ha determinato il primo giallo), e stasera proprio questa caratteristica gli è costata cara. La punizione? Una perla unica, da quella che è legittimamente la sua posizione. Necessario averlo in forma per il ritorno di Champions.

Matuidi 6: soliti inserimenti preziosi e buon lavoro in fase difensiva, ma anche da lui ci si aspetta comunque qualcosa in più.

Bernardeschi 5.5: sacrificio e corsa sulla trequarti, ma troppe sbavature in momenti (e zone) decisivi. (Dall’84’ Dybala sv: troppo poco in campo per essere valutato. Delizia il pubblico con un tunnel vicino alla linea di fondo e prende una bella randellata da Koulibaly, graziato dall’arbitro Rocchi).

Mandzukic 4.5: chi l’ha visto? (Dal 73′ Bentancur 5: tocca pochi palloni. Apporto minimo alla causa).

Ronaldo 6: ha il merito di sfruttare l’erroraccio di Malcuit, ma l’atteggiamento è comunque sbagliato, nonostante le legittime recriminazioni verso una squadra che ha avuto il demerito di servirlo poco. All’andata fu protagonista, al ritorno la sua è stata più una comparsa.

Allegri 6: mette in ghiaccio l’ottavo scudetto consecutivo (il suo quinto di fila), e per questo bisogna assolutamente dargli merito. Ma ci sono mille ragioni più una per sottoporgli delle lamentele. Questa squadra è davvero al suo limite, come sta dimostrando nelle ultime uscite?

GLI AVVERSARI

Napoli (4-4-2): Meret sv, Malcuit 4 (dal 46′ Mertens 6.5), Maksimovic 5.5, Koulibaly 6.5, Hysaj 5; Callejon 6.5 (dal 78′ Ounas 6), Fabian Ruiz 6, Allan 6, Zielinski 6; Insigne 5, Milik 5.5 (dal 27′ Ospina 6)

Vincenzo Marotta

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