Alla scoperta di Petronella Ekroth: dalla Svezia con la grinta

Quello di Petronella Ekroth è stato un colpo arrivato un po’ alla sprovvista: non erano in molti ad aspettarselo. Forse era più facile aspettarsi l’ufficialità dell’acquisto di Ashley Nick, altra giocatrice in prova da parecchio (come lo era stata Lianne Sanderson). L’arrivo di Ekroth porta nuova linfa in un reparto, come quello difensivo, che aveva bisogno di forze fresche. Andiamo a vedere di chi si tratta.

OUT LENZINI, DENTRO PETRONELLA

L’arrivo della svedese ha di fatto dato il via alla cessione in prestito di Martina Lenzini: per la classe ’98 lo scorso anno tante partite viste in panchina e qualche presenza giusto per far rifiatare una tra Gama e Salvai. Al Sassuolo, Lenzini saprà trovare quello spazio che merita una giovane promessa come lei; magari, in vista dei mondiali di Francia, chissà che non possa impressionare la c.t Bertolini. Ekroth indosserà la numero 19, che l’anno scorso fu di Isaksen: giocatrici diverse per ruoli diversi. Se Isaksen poteva stare praticamente ovunque tra centrocampo e difesa, Ekroth resta sulla linea difensiva. Gioca da centrale ma è facile vederla sulla destra (un po’ come Salvai, centrale che all’occorrenza sta sulla corsia sinistra). Non è una che si butta in area avversaria, non ha grande confidenza col gol, ma col suo fisico e la sua corsa dà parecchia rocciosità alla difesa.

DALLA SVEZIA

Abbiamo raggiunto Sebastian Pearson, giornalista di TV4 Fotbollskanalen, che ci ha rilasciato alcune impressioni sulla svedese classe ’89. Ecco il suo punto di vista:

Lo scorso anno ha giocato sempre come terzino destro nel Djurgårdens, secondo me quello è il ruolo in cui esprime meglio le sue potenzialità. Credo che giocherà titolare, ma lei stessa è sembrata molto cauta al riguardo: quando la intervistai disse che è presto per poter dire se sarà nell’undici titolare o meno, ma certamente essendoci tante partite da giocare avrà spazio per poter entrare in campo”.

Insomma, una giocatrice di esperienza che lotterà per avere un posto tra le titolari. E se la sua titolarità dovesse diventare effettiva, chi sarà a lasciarle il posto? Dubbi che solo Rita Guarino potrà sciogliere.

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