Juve, l’attacco ad Allegri è pesante: avete letto?

L’ex Juventus si iscrive al club dei detrattori della stagione bianconera e non le manda a dire ad Allegri e calciatori.

La Juventus versione 2024 è lontana anni luce dallo splendore che la sua storia meriterebbe: in campionato continua a non vincere e dopo lo 0-0 nel derby con il Torino, è arrivato un altro pareggio a reti bianche in quello che sarebbe dovuto essere essere il big match di questa giornata contro il Milan di Pioli.

L’obiettivo Champions è ampiamente al sicuro visto che in questa stagione parteciperà alla massima competizione Uefa anche la quinta classificata, con spiragli di addirittura sei squadre in Champions in base ai risultati di Roma e Atalanta.

La speranza di rendere la stagione meno amara è riversata nella finale di coppa Italia, conquistata a fatica dopo la doppia sfida con la Lazio: ad attendere i bianconeri ci sarà l’Atalanta, desiderosa di vendicare la sconfitta del 2021.

Non sono solo i risultati però a preoccupare i tifosi juventini: una delle principali critiche mosse ad Allegri è quella di non riuscire a proporre un gioco attrattivo in grado di intrattenere i fan.

A tal riguardo è intervenuto ai microfoni di ‘La Stampa’ Sergio Tacconi, ex portiere della Juventus e tifoso della Vecchia Signora.

Juventus, Tacconi: “Non riesco a guardare le partite”

Nel corso di un evento svoltosi ad Agropoli in cui è stato insignito del premio Ussi (unione stampa sportiva italiana) l’ex portiere della Juventus Sergio Tacconi è tornato a parlare della Juve e di Allegri.

Juventus, Tacconi: "Che noi la Juve"
Sergio Tacconi, più di 10 anni alla Juventus e la fascia di capitano (lapresse)-spazioj.it

«Guardare la Juve mi annoia. Nel pomeriggio ho voglia di guardare le loro partite, ma la sera, tra il primo e il secondo tempo, mi addormento». Queste le parole non troppo velate eufemisticamente parlando dell’ex bianconero, contrariato dall’espressione calcistica proposta da Allegri.

Non solo critiche all’allenatore, per Tacconi uno dei problemi principali della Juventus è la mancanza di personalità: «Questa Juventus ha bisogno di più personalità, i suoi giocatori hanno bisogno di più personalità. Un tempo eravamo noi a giocare, l’allenatore non aveva alcuna importanza».

Tacconi batte su un testo molto caro a tantissimo ex campioni, quello della caratura degli uomini prima che dei calciatori e della loro preponderanza nei confronti della tattica e quindi dell’allenatore; una visione forse anacronistica ma che ben rispecchia il calcio italiano della golden era.

Chiosa infatti proprio sulla condizione attuale del calcio italiano: «Il calcio di oggi? Non mi piace. Noi della mia epoca eravamo i veri ambasciatori. I giocatori attuali devono ancora dimostrare qualcosa di positivo. E poi c’è troppa tecnologia…».

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