WW | Woman of the week: La carica di Benedetta serve come il pane

Una volata finale che non prevede passi falsi, quattro partite che non ammettono errori: è la corsa finale dello scudetto del campionato di Serie A femminile. Juventus Women e Brescia sono a pari punti e da qui in poi ogni settimana può essere decisiva. Le giocatrici più decisive saranno quelle che ci crederanno di più: da qui la necessità di eleggere Benedetta Glionna come la Woman of the week.

FRECCIAROSSA

Benedetta è una classe ’99 ed ha come sua gemella naturale del gol Sofia Cantore. Passano il tempo in nazionale a segnare a ripetizione, sotto lo sguardo attento di Rita Guarino. Quando poi il coach passa in bianconero, non ci pensa due volte e le chiama entrambe a far parte di questa nuova ed entusiasmante avventura. Alla prima di campionato Glionna parte titolare e segna subito: da lì in poi il suo posto nel tridente non sarà più in discussione. Per adesso ha segnato 11 reti in stagione (sette in campionato); il suo compito principale è quello di correre come un ossesso senza mai mordere il freno. Non importa se gioca a sinistra o a destra, il suo apporto alla partita non manca mai. Facile vederla in una discesa, sia sulla fascia che tagliando in mezzo, con o senza palla. Si sacrifica spesso in fase difensiva per recuperare palloni importanti, rendendo Glionna una pedina fondamentale dello scacchiere bianconero.

FINALE DI STAGIONE

Quella di domani è una partita tosta: la Fiorentina, nonostante un campionato sotto le attese, rimane la squadra campione in carica e servirà un match decisamente migliore di quello contro il Brescia. Con le leonesse è arrivata la prima sconfitta stagionale, per di più nel bunker di Vinovo: a fare la differenza è stata la mancanza di rabbia nelle bianconere nel primo tempo. Rabbia, ma soprattutto agonismo, che non è mai mancata a Benedetta, sempre pronta a correre e a cercare di segnare, con grinta e volontà. Importante far notare che, nell’intoccabile trio Bonansea-Franssi-Glionna, lei è stata l’unica a giocare l’intero match: le sue motivazioni sono state decisive. Non è arrivato il gol la settimana scorsa, non arriva dall’incontro casalingo con il Mozzanica (prima giornata di ritorno). A Firenze, come nelle partite successive, servirà la sua cattiveria agonistica per portare a casa la vittoria, e magari qualcosa in più.

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