Malaga vale Crotone: si chiude il campionato e si pensa alle energie per la finale

Il cammino di Juventus e Real Madrid, negli ultimi giorni che li separano dal 3 giugno (ormai non c’è più motivo di ricordare ogni volta cosa succede quel giorno), ha avuto un cammino simile in questa settimana, per quanto riguarda la densità di incontri da disputare: campionato la scorsa domenica (Juve sconfitta a Roma per 3-1 e Real vincente sul Siviglia per 4-1), infrasettimanale ieri (la finale di Coppa Italia vinta ieri sera e il recupero di campionato con il Celta Vigo, anche quello vinto per 4-1 dal Real) e la partita di questa domenica. Se la Juventus avrà ancora da disputare prossima settimana la trasferta a Bologna, per il Real si tratta dell’ultima di campionato. Ciò significa che in questi giorni la Juventus dovrà preparare una partita in più dei madrileni, e questo fa sì che il dispendio di energie diventi una vera incognita.

Da una parte la Juventus ha fatto ruotare molto gli uomini, sia a centrocampo che in difesa, ed ha affrontato le ultime partite di campionato con leggerezza, senza dare troppo fondo alle energie disponibili (a discapito dei risultati ottenuti con Atalanta, Torino e Roma); dall’altra il Real Madrid non ha avuto un attimo di riposo: il campionato è stato un lungo testa a testa con il Barcellona, che ha vissuto di alti e bassi di entrambe le squadre, senza potersi prendere un momento per respirare (tra l’altro bisogna considerare anche gli incontri in Giappone per vincere la Coppa Intercontinentale). Zidane ha a disposizione innumerevoli soluzioni, ma ha puntato sempre sui soliti. Alcuni giocatori hanno riposato poco (Kroos e Marcelo ad esempio), ma un turnover comunque si è visto. Dopo la partita di domenica col Malaga, a Madrid si avrà in testa solo Cardiff, ma prima c’è da vincere un titolo che manca dal 2012, troppo per i galacticos. Quindi, in attesa del recupero di Bale, scenderà la migliore squadra possibile, e poi si penserà solo alla Champions. Anche la Juve però, ha i suoi grattacapi: l’infortunio di Pjaca ha evitato ad Allegri di far riposare Higuaín e Dybala, schierandoli titolari in quasi tutte le partite del 2017. La Juve non godrà di due settimane di stop come il Real; una condizione in cui Allegri aveva dichiarato, tempo fa, di trovarsi a suo agio: tante partite, una dietro l’altra, per l’allenatore bianconero sono uno stimolo e non un impedimento.

Prima Malaga e Crotone: la fame delle due finaliste di Champions è arcinota. Poi, sarà battaglia senza pietà.

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