Primavera, il cammino fino alla finale: le tappe che hanno portato i bianconeri a un passo dal trofeo

Per molti ragazzi giocare allo Juventus Stadium è un sogno che si realizza. La Primavera di Fabio Grosso, infatti, scenderà in campo nello stadio dei grandi domani, alle 20.45, per affrontare, nella gara d’andata della finale di Coppa Italia, l’Inter di Stefano Vecchi. Un onore calpestare quell’erba, un premio guadagnato a suon di vittorie. Con un percorso partito da molto lontano. E ovviamente non deve essere un punto d’arrivo: l’emozione per il teatro deve lasciare subito spazio alla grinta, perché il secondo trofeo stagionale è alla portata.

Il percorso, come detto, è iniziato da lontano. 23 settembre, Vinovo, Juventus-Como. Erano gli albori di una stagione che nessuno si immaginava potesse rivelarsi così ricca di soddisfazioni. Era un’altra Juve, che si sbarazzò dei lombardi vincendo 3-2. Reti di Vitale, Udoh e Clemenza. I primi due sono finiti a Lanciano a gennaio, giusto per far capire quanto le cose siano cambiate. Dopo il Como c’è stata la Sampdoria, sempre a Vinovo: 2-1 per i bianconeri, reti di Blanco e ancora Luca Clemenza. Anche nel momento di massima difficoltà, d’altronde, tra le mura amiche sono arrivate solo gioie. E agli ottavi arriva il momento di lasciare il porto sicuro.

Clemenza esultanza - Juventus Fiorentina Tim cup PrimaveraL’ottavo di finale, infatti, si gioca a La Spezia (città che in seguito vedrà la Juve protagonista anche al Torneo di Viareggio), contro i padroni di casa. Grosso, in un momento denso di partite, applica tanto turnover e così a risolverla sono due ‘riserve’: apre Bove, chiude Toure. Finisce 2-1. Un risultato che proietta ai quarti, ancora in Liguria, stavolta contro il Genoa. Per la prima volta nella competizione, la porta rimane inviolata: 3-0 secco, con doppio Favilli e firma di Luca Clemenza.

Archiviate le squadre liguri, arriva l’ostacolo più duro: la semifinale. Qui si era interrotto il cammino dei ragazzi di Grosso lo scorso anno, ma stavolta va diversamente. Contro la Fiorentina non è facile, ma la vittoria esterna a Firenze firmata Kastanos (0-1) è il primo tassello di un’opera completata a Vinovo: 3-1, con la ciliegina finale di Kean a impreziosire la partita. Di Morselli e, manco a dirlo, Clemenza gli altri gol.

Contro l’Inter, Luca, capocannoniere dei bianconeri nella competizione con quattro reti, non ci sarà. Come al Viareggio, la sua assenza deve essere uno stimolo ulteriore: vincere anche per lui. Il cammino è stato lunghissimo e ricco di sorrisi, con momenti complicati (con la Fiorentina non è stata una passeggiata), ma tutti superati alla grande. L’Inter rappresenta senza dubbio l’ostacolo più difficile da superare. Sia un motivo in più per mettere le mani su quel trofeo.

Edoardo Siddi

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