Italia, Parolo e Montolivo in conferenza speciale: rispondo alle domande dei ragazzini

Nella sala stampa del San Nicola di Bari, Marco Parolo e Riccardo Montolivo sono stati intervistati da dei giornalisti speciali: i 52 ragazzi e ragazze selezionati per questa speciale occasione. Una divertente iniziativa che vede protagonisti i due azzurri, che sono pronti per la sfida contro l’Israele di domani sera. Dopo essersi accertato che tutti i ragazzi avessero adempiuto ai loro doveri scolastici svolgendo i compiti per l’estate, il giocatore della Lazio ha risposto alle prime domande.

RAPPORTO COL MISTER –Deve esserci sempre il massimo rispetto, perché il mister deve far andare d’accordo 22 teste e bisogna semplificargli il compito; la sua parola è legge”.

GLI INIZI – Gli anni in cui giocavo in Serie C sono stati i più difficili per me: non avevo tanto spazio, ma devo ammettere che in tanti mi hanno incoraggiato e hanno contribuito a far uscire un lato del mio carattere che non conoscevo”.

Ha preso poi parola Montolivo, capitano del Milan.

GIOIE E DIFFICOLTA’ –Sono due i momenti più belli della mia carriera: l’esordio da professionista con l’Atalanta nel 2003 e quello con la Nazionale nel 2007, per cui ringrazio Donadoni. Il periodo più complesso è stato quello successivo all’infortunio del 2014, che non mi permise di andare in Brasile ai Mondiali, che sono il sogno di tutti”.

Italy-Riccardo-Montolivo+croppedL’IMPORTANZA DELLO SPORT –Oltre a far bene al fisico, aiuta molto nei rapporti umani, favorendo la condivisione e l’amicizia. Poi, fare sport spesso evita frequentazioni malsane”.

*Virgolettato trascritto da gianlucadimarzio.com.

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