Buffon: “Scudetto? Discorso che va accantonato, per ora. A Natale spero che…”

Un avvio deficitario di campionato, oltre le più pessimistiche e tragiche previsioni. Alla Juventus serve un cambio di rotta repentino, deciso e immediato, la forza del gruppo deve nuovamente emergere. Come sottolineato ieri da Evra, soprattutto i veterani dello spogliatoio dovranno condurre per mano la squadra alla risalita. E se si parla di leader, non possiamo fare a meno di pensare a Gigi Buffon. Il capitano bianconero ha parlato in esclusiva a Sky Sport e Mediaset Premium il day-after della sconfitta del San Paolo:

CI AGGIORNIAMO A NATALE“Quando troveremo identità e compattezzasaremo una squadra molto, molto fortee lo dico con la massima onestà. Ne sono fermamente convinto. A Natale mi auguro di poter dire che la Juve è agli ottavi e attendiamo con fiducia il sorteggio. Per quanto riguarda il campionato sono sicuro che saremo nella parte sinistra della classifica, in posizione medio-alta”.

UNA SFIDA DA VINCERE“Sento le responsabilità in modo particolare, perché sono il capitano e una squadra è l’espressione della società, dell’allenatore e anche dei giocatori più rappresentativi. La presenza di Agnelli oggi all’allenamento è indicativa. Ci vuol far capire che la società è vicina e vive con noi ogni momento della stagione, positivo o negativo che sia . E questo è un segnale rassicurante per noi giocatori. Questaè la sfida più difficileinsieme a quella della stagione della rinascita nel 2010, quando vincemmo il primo scudetto, ma io vivo di sfide e più ardue sono, più grande sarà la gioia di superarle”.

EQUILIBRIO DI SQUADRA “Partiamo dal presupposto che questa è stata la squadra più forte in questi ultimi quattro anni, ha cambiato tanto e finora abbiamo giocato solo otto partite. In alcune abbiamo avuto risposte convincenti e siamo stati applauditi, in altre meno, e siamo stati dileggiati. Questo significa chestiamo ancora cercando il nostro equilibrio. In tutto questo però abbiamo la certezza di essere una squadra forte e l’abbiamo dimostrato nelle partite più delicate. Questa dev’essere la base di partenza”.

MOTIVI DELLA CRISI“Le cause sono tante, come aver dovuto fare a meno di tanto tempo di giocatori cardine. Appagamento? Ci fosse stato ora sicuramente sarebbe sparito. Abbiamo cambiato tanti moduli anche perché il mister si è dovuto adattare ai giocatori a disposizione e questo non può che rinviare il processo di crescita. Credo che Allegri abbia idee molto chiaree grande lucidità nel capire cosa serve alla squadra. Anche noi giocatori dobbiamo cercare di spingere sull’acceleratore. C’è voglia di rivalsa e sono sicuro che la dimostreremo nelle prossime gare, ma si dovrà mantenerla anche in quelle successive, perché è la continuità a fare la differenza”.

SCUDETTO“La Champions è una bella vetrina e in questo caso sarà anche un’ottima occasione per ritrovare certezze ed entusiasmo. Quellacon il Siviglia sarà una partita da giocare con ferocia e determinazionee con la sana voglia di stupire.Per ora dobbiamo accantonare il discorso scudetto per qualche mese, perché il distacco è ampio e noi non abbiamo ancora raggiunto la fisionomia che ci permetta di fare voli pindarici. Parlarne adesso sarebbe fuori luogo, ci dimostreremmo solo presuntuosi e superficiali e vorrebbe dire non avere ben chiaro in mente il momento che stiamo vivendo.Dobbiamo rimboccarci le maniche, sporcarci le mani e guardare al presente. Sappiamo quali sono i cambiamenti da fare per invertire la rotta e migliorare. Risolviamo i problemi e giochiamo partita per partita. La classifica la guarderemo tra due o tre mesi…”.

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