In casa Juve sembra andare tutto per il verso giusto in questo momento, ma le beghe da risolvere non mancano mai
L’inizio di stagione della Juventus è di quelli che non si vedevano ormai da un po’ di tempo dalle parti di Torino. Dopo 15 giornate la Vecchia Signora sembra essere definitivamente rinata, grazie ad una ritrovata identità e ad uno spirito che gli sta permettendo di tenere il passo di un’Inter finora quasi perfetta.
Questo nonostante le defezioni di Fagioli e Pogba, ad inizio anno considerati come colonne del centrocampo juventino ed invece indisponibili praticamente sin da subito e – purtroppo per mister Allegri – fino a fine stagione.
Ora per i bianconeri c’è da preparare la prossima – importantissima – partita contro il Genoa. Il match con il Grifone è in programma per venerdì sera: al Ferraris non sarà semplice superare i ragazzi di Gilardino, come dimostrato già dalla storia di questo campionato. Servirà dunque la miglior Juve, nella speranza poi di approfittare di un passo falso da parte dell’Inter nel posticipo di domenica sera contro la Lazio. Oltre al campo, però, si pensa a ciò che accade fuori dal rettangolo di gioco. A proposito, suona un allarme riguardo a quella che potrebbe essere una decisione futura della società torinese.
Juve fuori dalla Borsa? Suona l’allarme: le parole di Vegas
La Juventus sta vivendo un inizio di stagione per niente male, ma come sottolineato anche ad inizio stagione da Giuntoli c’è allo stesso tempo una situazione finanziaria da risollevare. Alcuni investimenti sbagliati degli ultimi anni, uniti alla situazione Covid che comunque non ha permesso introiti pari a quelli attesi per almeno due anni, hanno portato la società torinese ad avere qualche problema a livello finanziario. Da qui l’esigenza di coniugare risultati sportivi e sostenibilità, per far sì che la squadra possa raggiungere risultati degni della storia del club ma senza spese folli.
Negli ultimi mesi, inoltre, è circolata con sempre maggiore frequenza la voce secondo cui la Juventus presto potrebbe fare “delisting“: in gergo finanziario, operazione che comporterebbe un ritiro delle azioni in Borsa. Di questo ha parlato Giuseppe Vegas, ex presidente della Consob, ai microfoni di Milano e Finanza: “È evidente che per Exor il delisting sarebbe antipatico perché sarebbe come ammettere il fallimento di un modello, un progetto, e questo avrebbe un ritorno molto negativo. Elkann è in una posizione delicata da un punto di vista diplomatico“.
Parole che in qualche modo preoccupano i tifosi juventini. Vediamo nel prossimo futuro quale sarà la decisione della proprietà e se John Elkann deciderà di rispondere a queste parole.