Se c’è un giocatore che più di tutti è già il simbolo della ‘nuova’ Juventus, questo è Dusan Vlahovic. E tra i tanti commenti ricevuti negli scorsi giorni, oggi compare anche quello di un ex calciatorebianconero.
Dall’essere uno dei calciatori in partenza più chiacchierati della passata sessione di calciomercato, a bandiera solida della Juventus. Così Dusan Vlahovic ha pensato di conquistare la centralità nel progetto Juventus e di rispondere a tutte le critiche e le indiscrezioni che già l’anno scorso si facevano più volte sentire. Un’importanza e una permanenza mai messe in dubbio da mister Allegri, ma che per i tifosi non erano più vere certezze su cui poter contare.
Giunto alla Vecchia Signora nel Gennaio 2022, l’attaccante serbo aveva incantato con le sue prodezze già sulle rive dell’Arno con la maglia della Fiorentina. Ci si aspettava un rendimento analogo anche in bianconero, ma qualcosa fino a prima dell’inizio del campionato corrente sembrava essere andato particolarmente storto, complice la fastidiosa pubalgia e uno stato di salute generale della squadra non ottimale.
E proprio sul rendimento del numero 9 bianconero si è tornati a discutere, complici i record infranti e i goal messi a segno in un mese. Che sia ritornato il ‘vecchio Dusan’? Il popolo bianconero se lo augura, ma forse è ancora troppo presto per capirlo. Tuttavia c’è chi ha ritenuto di poter già fare un bilancio sull’avvio di stagione dell’attaccante classe 2000. E a farlo è stato proprio un ex attaccante juventino, Fabrizio Ravanelli.
Il commento su Vlahovic dell’ex
Ospite diTvPlay,Fabrizio Ravanellisi è espresso su Dusan Vlahovic, commentando la doppietta in casa contro la Lazio e definendo i goal ‘due capolavori’.
Ma il giudizio tecnico sul serbo non è stato del tutto positivo: aldilà dei goal, è importante che un attaccante venga giudicato anche per quanto fatto nel gioco di squadra. Se la realizzazione con la Lazio è stata fenomenale, è proprio nel gioco di squadra che Vlahovic sembra essere ancora fortemente lacunoso e insufficiente.
A completare l’analisi di ‘Penna Bianca’, complici le ultime indiscrezioni su un suo possibile rinnovo nei prossimi giorni, una riflessione sullo stipendio di DV9 in particolare e di tutti i suoi colleghi:
Sono stipendi astronomici, non solo per lui ma anche per giocatori mediocri. Secondo me sono spropositati, ma sono le cifre di oggi. Nessuno punta la pistola ai presidenti. Sono contento per loro.
Parole dal retrogusto amaro, che non vogliono – e non possono – mascherare la fine di un’era del calcio, quello romantico. Suo ultimo baluardo proprio la generazione di Ravanelli, che per ultimo ha potuto alzare al cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie con la casacca bianconera.