“Abbiamo fatto la storia”, sentite Zanetti: bordata alla Juventus

Prima di riaffrontare la Juventus, Zanetti ha voluto ricordare lo storico risultato fatto dall’Empoli a maggio proprio contro la formazione bianconera.

Domani alle ore 20:45 la Juventus per la sua terza gara di quest’inizio stagione incontrerà l’Empoli di Paolo Zanetti. Dopo una vittoria e un pareggio la squadra di Allegri ha come unico obiettivo quello di vincere e di portare a casa i 3 punti, cosa che non sono riusciti a fare nella prima allo Stadium contro il Bologna.

Quella che si giocherà in Toscana sarà la sfida numero 29 tra Empoli e Juventus in Serie A, l’ultimo scontro diretto tra le due formazioni è avvenuto il 22 maggio e ha visto i bianconeri perdere per 4-1 al Castellani. Zanetti, durante la conferenza stampa di oggi per la sfida di domani ha voluto mettere in chiaro quale dovrà essere l’atteggiamento da tenere e quanto sia importante credere in qualcosa, di seguito le sue parole:

Juve?Non è vero che non abbiamo nulla da perdere e che non possiamo batterla. Sono d’accordo che sia difficile, ma già l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di importante. Se si parte già sconfitti prestiamo subito il fianco, anche questo fa parte della mentalità che vogliamo ricreare. Per noi è un’occasione per dimostrare qualcosa di diverso, contro un avversario forte e che ci mette alla prova. Va affrontata al massimo delle nostre capacità, con la spavalderia di poterla anche battere, ma con più umiltà rispetto all’ultima partita”.

Zanetti ricorda lo storico 4-1 contro la Juve

Poi, l’allenatore dell’Empoli ha voluto soffermarsi ancora sul 4-1 dello scorso anno:

Zanetti ricorda il 4-1 contro la Juve
Il 4-1 contro la Juve è storia per Zanetti (ansa) spazioj.it

“4-1 di maggio? Conta perché è storia, lo abbiamo fatto noi. Ogni partita è a sé, ma è un esempio. All’andata ne abbiamo presi 4, al ritorno ne abbiamo fatti altrettanti. Questo è un esempio di come le cose si possano fare. Noi abbiamo già dimostrato, per chi c’era l’anno scorso, che tutto può accadere. L’importante è andare in campo con una certa base mentale. Ci è mancata finora quella parte lì, quelle fondamenta che non avevo visto. Adesso pretendo continuità, possiamo perdere ma dipende come”.

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