Missione (quasi) compiuta

Una ventina scarsa di minuti, due gol da rimontare, un inedito terreno di gioco sintetico (e ghiacciato, vista la temperatura quasi estrema di Berna): questi erano gli ingredienti a disposizione di Paulo Dybala questa sera, che ha avuto il compito – poche volte così arduo – di mettere la sua firma d’autore anche su questo match, dopo la meravigliosa tripletta dell’andata.

L’argentino fa il suo ingresso in campo al minuto 72 (giusto? O forse troppo tardi?) per un De Sciglio a cui nulla di più si poteva chiedere. Il primo passo è trovare confidenza con il manto sostanzialmente diverso: i primi palloni vanno via sporchi e mal gestiti, ma il tempo corre e la Juve è sempre sotto per due reti a zero. Serve l’estro, serve il sinistro fatato della Joya, serve il tocco preciso e pulito, e questo a Paulo lo si può, lo si deve chiedere. A dieci dalla fine Douglas Costa penetra in area dalla destra e serve Ronaldo ben piazzato in mezzo; il portoghese vede sopraggiungere Dybala dal limite e gli serve l’appoggio. La rapidità di pensiero e di coordinazione del numero 10 bianconero entrano in azione e lui fulmina Wölfli con un sinistro potente ad incrociare.

Prima missione, compiuta.

Con il suo pregevole centro, tutta la Juve ritrova grinta e ferocia e carica l’assetto da guerra per il forcing finale. I palloni arrivano, arrivano troppi cross imprecisi e non sembra proprio essercene per il pareggio, ma è in questo momento che tutta la tecnica di Paulo viene fuori: Bentancur gli offre un pallone su retropassaggio dopo una delle ultime azioni in mischia nell’area giallonera, e Dybala calcia con tutta la naturalezza del numero 10 un pallone eccezionale a giro che va ad infilarsi nel sette, con il portiere svizzero che nulla avrebbe potuto.

Seconda missione, compiuta.

I bianconeri possono così festeggiare un incredibilmente insperato pareggio, ma la gioia dura meno di una Dybala Mask: Ronaldo, ritenuto influente sulla traiettoria di tiro, “fa” annullare il gol e rimanda all’aria i sogni di gloria e da protagonista – almeno per una sera… anzi, è solo per questa sera? – del giovane Paulo Dybala.

Seconda missione, (quasi) compiuta.

A cura di Federico Brollo.

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