Romagna: “Un onore essere stato il capitano nella giovanili della Juve”

Oltre alle parole di Bernardeschi e Pochettino, La Domenica Sportiva ha riportato anche le dichiarazioni dell’ex juventino Filippo Romagna. Il difensore del Cagliari ha raccontato qualche aneddoto molto curioso sulla sua decisione di trasferirsi a Torino a 14 anni.

ESPERIENZA ALLA JUVENTUS

“Ho avuto la fortuna e l’onore di indossare la fascia da capitano nelle giovanili della Juve e nelle nazionali giovanili. Fino all’Under 19 ho bellissimi ricordi soprattutto la finale di un Europeo”.

UN BUON CAPITANO

“Credo di essere abbastanza equilibrato, vado d’accordo con tutti. E’ sempre stato così nello spogliatoio”.

DA RIMINI A TORINO A 14 ANNI

“Innanzitutto Pessotto e Rossi, dirigenti del settore giovanile, sono venuti a casa mia per parlare con i miei genitori, per convincerli. I miei genitori hanno detto: guardate che decide Filippo, anche se è giovane ha la testa per decidere, lui per il momento vuole rimanere a casa. Sono sempre stato molto mammone. Loro hanno detto: va bene, rispettiamo la decisione, però fateci un favore: venite tre giorni a Torino, vedete tutto il nostro ambiente e poi decidete. Io sono stato tre giorni lì, bellissimo, ho incontrato i campioni, i giocatori della Prima Squadra. Poco prima di andare via, arriva Del Piero con una maglietta autografata, me la dà, mi dà la mano e mi fa: mi raccomando scegli bene. Dopo due mesi ero lì”. 

IL TRASFERIMENTO IN SARDEGNA

“Io ho avuto la fortuna di riuscire ad arrivare in una piazza come Cagliari. Hanno dimostrato interesse e questo ha convinto me e la Juventus di scegliere questa opzione. Tutt’ora sono contento di questo”.

BARELLA

“Barella è un grande giocatore. Io sono di parte perchè lo conosco da tantissimo. Lo ammiro tanto sia da giocatore che da ragazzo. Ha ampi margini di miglioramento ma è sulla buona squadra e mi ha impressionato come Faragò e Cragno”. 

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