Dybala: “Vi racconto la chiamata della Juve. I miei sogni erano le maglie di Buffon e Pirlo”

Paulo Dybala ha parlato ai microfoni di Olè. L’attaccante bianconero, fresco di rinnovo, ha raccontato la chiamata della Juve, svelando alcuni retroscena molto interessanti.

LE PAROLE DI DYBALA

Ecco le sue parole: “Ricordo bene i momenti decisivi della mia infanzia. Un giorno, dovevo allenarmi nel mio villaggio con il Club Sportivo Laguna Larga, ma mio padre mi disse che avrei dovuto sostenere un provino a Cordoba. Iniziò tutto da lì. Da piccolo giocavo a sinistra, poi mi sono spostato, ho giocato anche come falso nueve. Ora gioco dietro la punta, ma il mio idolo rimane sempre un trequartista, Riquelme. Vorrei conoscerlo, non ho mai avuto occasione.

#DybalaMaskE ancora: “Ho vissuto molte differenze tra Torino e Palermo. Qua la gente è più tranquilla, cerca di non disturbare se stai cenando. Al Sud erano più calorosi. Quando mi chiamò la Juve, non ci pensai due volte a dire sì. Parlai anche con Tevez, avrei tanto voluto giocare con lui. Mi chiamò dicendo che sapeva che la Juve mi stava per comprare e che lui mi voleva, poi decise di andare al Boca. I miei sogni erano le maglie di Buffon e Pirlo. A Gigi sono riuscita a chiederla solo la terza volta che ci siamo incontrati. Quella di Andrea è incorniciata e appesa a casa. Ho il suo 21, anche se avrei voluto il 9 che era di Morata”.

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