Da Draxler a Witsel: la ciliegina che non arriva

È stato un mercato incredibile, folle, bellissimo per certi versi. Sei acquisti incredibili, qualche cessione dolorosa, la sicurezza di aver reso la rosa più forte e un intoppo di troppo.

Ancora una volta, però, durante le ultime battute di mercato, i tifosi della Juventus devono digerire l’amaro in bocca di un colpo sfumato, di una ciliegina sulla torta che non arriva per via di qualche intoppo dell’ultimo minuto: l’anno scorso la paradossale situazione DraxlerHernanes, quest’anno la tragicomica vicenda Witsel.

IMPREPARATI

Al netto delle cessioni, la Juventus aveva bisogno di un centrocampista. Se arrivano 110 milioni di euro per Pogba, però, è un dovere salutarlo: allora i bianconeri necessitavano di due colpi. Pjanic acquistato in anticipo è stato uno dei tanti colpacci di Marotta, ma poi? Il 9 agosto – il giorno dopo la cessione di Pogba – bisognava avere il contratto del centrocampista in mano da depositare in Lega. Non è stato così: ci si è trovati quasi impreparati di fronte a ciò di cui si abbisognava e alla fine Marotta e Paratici, che tante volte hanno fatto il bello e il cattivo tempo, stavolta si sono trovati col cerino in mano: l’anno scorso almeno arrivò Hernanes.

COPERTA CORTA

La lamentela non va nella direzione di Witsel: il belga è un ottimo witsel-sadcalciatore, ma non avrebbe fatto fare il salto di qualità a questa rosa. Inoltre, le responsabilità della Juventus, in questa trattativa sono limitate: lo Zenit si è comportato male. Non si sta ragionando, dunque, sul nome del belga, o su quello di Matuidi, ma semplicemente sul coefficiente tecnico che andava aggiunto a questa grande squadra. La morale della favola, dunque, è ciò che resta a Massimiliano Allegri. Sette centrocampisti, di cui uno poco integro fisicamente (Khedira), un altro per il quale non si sa con certezza né il periodo né il modo in cui rientrerà da un infortunio molto grave (Marchisio) e altri due (Asamoah e Lemina) che andranno in Coppa d’Africa e che potrebbero rientrare anche in condizioni non ottimali, come accaduto al ghanese nell’ultima competizione disputata. C’è da aggiungere, poi, che lo stesso Asamoah torna a calcare il campo con continuità dopo  due anni di scarsa attività e le condizioni del suo ginocchio sono tutte da valutare.

A questi si aggiungono Hernanes e Sturaro, con gli evidenti limiti tecnici che ne derivano e Pjanic, l’unica certezza del reparto.

TANTE INCOGNITE

Il centrocampo bianconero, dunque, è restato uguale a quello dell’anno scorso, a parte un piccolo, grande cambiamento: Pjanic al posto di Pogba. Un altro acquisto avrebbe dato fisicità e qualità al reparto, avrebbe permesso delle variazioni e anche una copertura maggiore: ora, invece, i bianconeri si troveranno a disputare la parte più calda della stagione con molte incognite in mezzo al campo.

PAROLA AL CAMPO

Ora, però, è tempo di finirla di fare analisi ipotetiche e relative al calciomercato: adesso è finito. La parola passa al campo, con la consapevolezza che la rosa della Juventus è di primissimo livello e  che anche la mediana potrebbe essere in una botte di ferro: bisogna sperare nella buona condizione di Marchisio e Khedira e augurarsi che il due africano rientri positivamente dalla Coppa d’Africa. Il problema, quindi, è rappresentato semplicemente dai tanti rebus; potrebbe andare tutto per il verso giusto, ma potrebbe anche non essere così.

Ecco perché uno come Witsel sarebbe servito: per il secondo anno di fila, la Juventus spreca l’opportunità di fare un importante upgrade alla propria rosa. Come dice il detto latino: caro Beppe, errare è umano, ma perseverare è diabolico.

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