Sì, Marcelo Brozović può lasciare l’Inter. E la conferma arriva direttamente dall’agente, Miroslav Bičanić, intervistato dai colleghi di FcInterNews: “Marcelo è da considerare un giocatore sul mercato, quindi in vendita”. Poi però precisa: “Per i dettagli bisognerebbe chiedere alla società”.
Le squadre interessate
Ecco: l’Inter vuole incassare tra i venticinque e i trenta milioni. Soldi che servono per far quadrare i conti e chiudere almeno un altro colpo. Il croato piace, sia in Italia che in Europa: la Juve non è l’unica a essersi fatta sentire. Ci sono stati sondaggi di Chelsea, Leicester e West Ham: niente di più, per ora. Ma l’estero sarebbe la soluzione preferita dai nerazzurri.
È rottura: dal rinnovo rifiutato a oggi
“È un grande calciatore e un grande professionista”, ha detto Bičanić. “Si comporta come tale all’Inter, ma farebbe altrettanto anche negli altri club. Staremo a vedere, in questi giorni”. Insomma: l’apertura è netta, decisa, rivolta verso un addio.
Nelle scorse settimane, infatti, Brozović ha rifiutato il rinnovo proposto dall’Inter. Chiedeva una cifra vicina ai tre milioni di euro, ma i nerazzurri si sono fermati a un milione e ottocentomila: seicentomila in più dell’attuale accordo.
Un altro bluff di Marotta?
Marotta si è tirato fuori dall’affare: “Brozović non arriverà”, aveva detto a Villar Perosa. Ma il dg bianconero ci ha abituato ai suoi bluff: il 23enne è un profilo che piace. Ha qualità, è duttile e può ancora migliorare molto: lo dicono i numeri.
Brozović riesce a creare e distruggere il gioco, oltre a mostrare buone doti realizzative. È un calciatore completo, con ampi margini di crescita, specialmente in un contesto vincente. Potrebbe essere un colpo a sorpresa, anche se ormai la Juve è sempre più vicina a Matuidi.
Tuttavia, nel caso arrivassero altre cessioni, non è da escludere un secondo rinforzo. Così come detto da Bičanić, gli ultimi giorni di mercato saranno molto caldi. L’Inter è decisa a non fare sconti, a nessuno, tantomeno alla Juve. Ma la volontà di Brozović potrebbe fare la differenza.