L’irresistibile leggerezza del bluff. Marotta, sul mercato, si conferma il numero uno

Mercato giunto al suo giro di boa, ormai ad un passo dalla fine, quando manca pochissimo all’inizio della regular season. Pronti via, sabato 20 si riparte: la caccia alla Signora è riaperta, ci proveranno ancora le concorrenti, su tutte Napoli e Roma. Gli azzurri, decisamente i più agguerriti in campo e fuori, quelli che più hanno investito in sede di mercato, sono pronti a migliorare la stagione passata, già di per sé ottima e vogliono a tutti i costi fare lo sgambetto a quella Juventus, padrona assoluta da cinque anni, in odore di leggenda. Vincere un altro scudetto significherebbe immortalità eterna negli almanacchi e sui libri di calcio. Ma per ora è prematuro parlarne, come sempre i giudizi spettano al campo: sarà una lunga stagione.

Intanto, però, la Juventus ha già vinto qualcosa, sempre sul campo: regina, indiscussa, in sede di mercato. Ogni qualsivoglia tipo di voto sarebbe riduttivo, diciamocelo: quanto fatto dalla Juve non può essere valutato, si apprezza e basta. E con buona pace di Napoli e Roma: sì, perché indebolire le due rivali maggiormente quotate è, ad oggi, il più grande risultato ottenuto da Beppe Marotta, amministratore delegato sulla carta, stratega nella vita, re del bluff. Sì, avete letto bene: bluffare è il verbo che più si addice ad una volpe, perché di tale stiamo parlando, come l’ex dirigente della Sampdoria. Quando Marotta bluffa qualcosa bolle in pentola, non si può stare tranquilli perché, all’improvviso, dal cilindro, ecco la magia.

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L’AFFONDO A NAPOLI E ROMA – Era il trentuno maggio, il nome di Miralem Pjanic cominciava a girare in orbita bianconera. L’ad, pressato a tal proposito, negò tutto: non sarebbe stata pagata la clausola, la Juve avrebbe virato su altri obiettivi. Pochi giorni dopo l’affondo, un danno alla Roma, un colpo per la Juventus. La prima rivale indebolita così, d’improvviso. È toccato poi al Napoli, non subito però: quando i tempi erano maturi. È il 13 luglio e Gonzalo Higuain, moralmente, si lega alla Vecchia Signora. Riavvolgendo il nastro Marotta, in presenza della clausola shock da novanta milioni, aveva fatto quel che meglio sa fare in certe situazioni: bluffare, sottolineando che il pagamento della clausola non sarebbe arrivato. Smentito pochi giorni dopo, Higuain è un nuovo giocatore bianconero nel momento peggiore per il Napoli che, a meno di un mese dall’inizio del campionato, è dovuto correre ai ripari, avendo sì il vantaggio dei soldi, tanti soldi da spendere ma correndo il rischio, non da poco, di sperperarli, per paura, fretta ed ansia: come un predatore Marotta ha azzannato nel momento propizio, nel momento in cui era il caso di farlo, ferendo ed indebolendo la concorrenza, annullandola in una sola parola. Attimi di panico dalle parti di Castel Volturno: ne saranno usciti, gli azzurri, ma la botta incassata resta.

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ALTRI BLUFF IN ARRIVO? – Lo avete capito: quando ci sono clausole, occhio a Beppe: non ne manca una. E certe occasioni sono troppo ghiotte per chi, come lui, vive in funzione di una società che vuole non solo vincere, ma dominare. Esatto: la Juventus domina. Tanti nomi in ottica bianconera: da Brozovic (smentito nella giornata di ieri dall’a.d: i tifosi dell’Inter potrebbero cominciare a tremare, nonostante una trattativa tutt’altro che semplice n.d.r). Poi Witsel, in pugno, diciamocelo, stregato dal progetto Juve. Poi Cuadrado, poi Matuidi: perché Parigi sarà anche Parigi, ma Torino resta Torino: la capitale, calcisticamente. Intanto, mentre le ore passano e il campionato si avvicina, mentre diciannove squadre pensano agli impegni ormai imminenti, qualcuno dalle parti di Vinovo, in silenzio, di nascosto, su una scacchiera ideale, muove le sue pedine, le scruta, le sposta, le guarda e pensa all’attimo in cui farà scacco. È dopotutto questa la chiave di una progettualità vincente. È dopotutto questa l’irresistibile leggerezza del bluff o, se preferite, di Beppe Marotta.

 

Gennaro Donnarumma

 

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