Moratti rimpiange Zidane e incorona Dybala: “Un grandissimo”

Lo storico ex patron nerazzurro Massimo Moratti è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Ha parlato di Inter passata e futura, ma anche di Juve.

Ricordi dei successi sotto la presidenza del padre. Ricordi dell’incontro con Peppino Prisco poco prima dell’acquisto dell’Inter. Così ne parla Moratti: “In quei giorni incontrai per strada l’avvocato Prisco che mi chiese perché non dessi una mano all’Inter. Ebbi il torto di non rispondere subito di no e in pochi giorni quel turbine d’uomo mi apparecchiò l’acquisto della società. Il problema mi sembrò, subito, non tanto l’essere diventato proprietario dell’Inter quanto trovare le parole giuste per spiegare questa scelta ai familiari. Ma tutto, in fondo, sembrò naturale. Mi sembrava di tornare a casa, di proseguire un’attività di famiglia. Ne sentivo la responsabilità, quasi il dovere“.

Dal grande colpo Ronaldo al rimpianto per due francesi: “Ronaldo fu un grande investimento, da tutti ritenuto impossibile per l’Italia. Ma si rivelò, anche dal punto di vista economico, un affare…Cantona, grande giocatore e personaggio fantasioso. Ero appena arrivato e non mi imposi per farlo. Peccato, l’Inter avrebbe fatto il salto di qualità molto prima. E Zidane. Io lo volevo acquistare ma un nostro consulente ci disse che non era granché…“.

L’ex numero 1 nerazzurro ammette la passione per i giocatori di estrosi di talento: “A me piacciono tutti i giocatori un po’ pazzi. Avrei fatto follie, ai suoi tempi, per George Best e oggi le farei per Dybala, secondo me il talento più forte in circolazione. Un grandissimo“.

Un campionato non già scritto secondo Moratti: “La Juventus ha fatto molto bene sul mercato. Tenere Pogba, di fronte a quella offerta, sarebbe stato un errore gravissimo. Ha preso Pjanic che è un giocatore pratico. L’Inter si è mossa bene ed è più forte. Bisogna che si tolga il complesso degli ultimi anni e torni a considerarsi una squadra vincente. Il Milan non ha potuto muoversi sul mercato. E’ finita l’era Berlusconi del quale qui voglio dire, da storico avversario, che si è sempre comportato lealmente con me. Il Napoli ha un grande allenatore, come lo è Spalletti. Un campionato aperto, comunque“.

Mattia Castellano

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