Pjanić alla Pirlo: ecco l’ultima idea tattica di Allegri

Le amichevoli estive, si sa, ricoprono un ruolo fondamentale nella preparazione di una squadra in vista di una nuova stagione agonistica. È, infatti, durante queste prime uscite che il gruppo comincia a collaudare o a rinsaldare i meccanismi di gioco che, per forza di cose, perdono di fluidità con l’inattività causata dalle vacanze estive.

NUOVO REGISTA – Queste prime partite sono ottime per i bianconeri anche per cercare nuove soluzioni tattiche ed è quello che Allegri sembra aver in mente di tentare in queste ultime settimane con Pjanić. Il bosniaco nasce come centrocampista e funge, ottimamente, anche da trequartista, ma l’idea del tecnico toscano sarebbe quella di ritagliare per l’ex giallorosso un ruolo alla Pirlo, andando ad arretrarlo di qualche metro e posizionandolo davanti alla difesa. Esperimento non del tutto inedito e già provato con successo: Allegri ha, infatti, schierato Pjanić “alla Pirlo” nell’amichevole contro il West Ham e la soluzione tentata sembra aver soddisfatto sia il tecnico sia il giocatore, tanto che lo stesso non esclude la possibilità di riproporre tale collocazione in campo.

pirlo punizione

ISPIRAZIONE PIRLO – “In questa posizione ho giocato solo contro il West Ham e mi sono trovato bene” – ha dichiarato il bosniaco a Sky – “Ovviamente devo trovare ancora gli automatismi. Mi piacerebbe raggiungere il livello e la classe di Pirlo, è uno dei miei obiettivi. Amo calciare le punizioni, ma non voglio impormi, chi se la sente di più le tirerà“.

SI PUÒ FARE – Altro parallelo con Pirlo: le punizioni. Concederne una all’ex Juve, Milan e Inter equivaleva a concedere un penalty, con il pallone che spesso veniva raccolto dagli estremi difensori in fondo alla rete. Pjanić sa calciare le punizioni, forse non come Pirlo, ma altrettanto efficacemente. Analizzando il rendimento del bosniaco della passata stagione (41 partite, 12 reti e 13 assist) appare subito evidente che il regista bianconero abbia nelle sue corde la capacità di agire efficacemente in quel ruolo: ottima visione di gioco, capacità di leggere i movimenti dei compagni e di imbeccarli con passaggi ben indirizzati e, come detto, anche un’ottima capacità balistica nei calci piazzati.

Arretrando il bosniaco davanti alla difesa la Juventus andrebbe ad avere un metronomo affidabile che possa, in concerto con Bonucci, dettare i tempi di gioco e lanciare la manovra offensiva bianconera. Mancano ancora poche settimane all’inizio della nuova Serie A: il tempo per gli esperimenti stringe, ma chissà che Pjanić e Allegri non decidano di provare da subito questa soluzione tattica.

 

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