SJ mercato, la giornata – La Juve non fa sconti per Pogba. Si complica Pereyra al Napoli

Higuain alla Juventus è il colpo dell’estate 2016, non c’è dubbio. L’argentino dovrebbe arrivare a Torino tra martedì e mercoledì. Ma il calciomercato è più aperto che mai, anche per i bianconeri, attivi sia in entrata che in uscita. Riepiloghiamo brevemente gli ultimi aggiornamenti della giornata:
POGBALe possibilità che Pogba resti a Torino anche nella prossima stagione sono davvero remote, remotissime. Ma la Juve è stata chiara: se verrà ceduto, sarà alle condizioni dettate dal club bianconero. Il suo trasferimento al Manchester United sembra questione di dettagli, è vero, ma questi dettagli hanno un peso specifico notevole in questa trattativa. Come riporta l’esperto di mercato di Sky Gianluca Di Marzio sul suo sito, “non bastano i 110 milioni più 10 di bonus offerti dai Red Devils”. Sbagliato, dunque, considerare l’operazione Higuain collegata con il trasferimento di Pogba al Manchester United.
Moussa-SissokoSISSOKO – Mentre si aspetta la risoluzione del dubbio legato al Polpo, i bianconeri tengono d’occhio il centrocampista del Newcastle classe ’89, anche se su di lui sono puntati i fari di altri club europei. Oltre all’Everton già da tempo interessato al giocatore, anche il Real Madrid sarebbe interessato a Sissoko. A riportarlo è Sport, che sottolinea come Zidane apprezzi molto le qualità del calciatore e abbia già dato il suo ok per l’acquisto.
PEREYRA – Il problema dei diritti di immagine sembra risolto, ma il caso Higuain ha rallentato tutto. L’accordo tra le società è totale, sui quindici milioni più tre di bonus, mentre dall’entourage di Pereyra fanno trapelare la massima disponibilità a trovare un’intesa. Insomma: le basi ci sono tutte, anche se qualcosa ancora non quadra. Il Napoli non vuole finanziare indirettamente un trasferimento storico, come quello di Higuain alla Juve, specialmente per tenere a bada la piazza. Pereyra è una riserva e quasi venti milioni sono uno sforzo notevole: i tifosi potrebbero prenderlo come uno “sconto” sul prezzo del Pipita. E, allora, si aspetta. Il rischio è che la corda si spezzi: il Tucu interessa a tante altre società, che si sono già fatte sentire.
Impostazioni privacy