ReLIVE – Pjanić: “Differenze tra Roma e Juve. Ho parlato con Spalletti, Totti e De Rossi. Mi aspetto i fischi”

ORE 15.30, A JTV – “Una bella impressione, sono molto contento di essere qua, è stata una settimana intensa, lavoriamo tanto, ci prepariamo al meglio possibile per essere freschi e pieni di energia durante la stagione. Adesso inizio a conoscere un po’ i miei nuovi compagni e faccio quello che posso fare per stare sempre meglio.
Proverò sempre a fare il massimo. sarò qua per dare un più a questa squadra e quindi sicuramente possono contare su di me. Farò il massimo per portare altri trofei alla Juve.
Platini? Michel è stato un genio del calcio, un grandissimo calciatore. Sì, sono stato molto vicino a dove è cresciuto lui, si parlava molto di lui nella nostra zona. So che qua ha lasciato bellissimi ricordi e spero di fare almeno un po’ di quello che ha fatto lui, e di dare gioia ai nostri tifosi”.
Voglia di vincere? Ovviamente. Non ne ho vinto qua in Italia, abbiamo sempre visto la Juve davanti a noi, adesso sono venuto alla Juve e spero di vincerne tanti. Ho una voglia di vincere titoli e penso di poterlo fare in questa società”.
In Italia la tattica è molto importante, ho avuto bravissimi allenatori in Italia, a Roma. Sicuramente ho imparato tanto. Di Metz porto sempre buonissimi ricordi perchè lì è iniziato tutto, ho iniziato a giocare in prima squadra, anche durante le vacanze mi sono ritrovato a vedere i miei allenatori e sicuramente Metz mi è rimasto nel cuore”.
Quando calciava Juninho i palloni erano un po’ diversi, volavano molto di più. Ognuno ha la sua tecnica, io ho la mia e sto provando a calciare nella mia maniera al meglio possibile, sto perfezionando questo tiro per essere efficace durante le partite. Le punizioni, i calci piazzati sono molto importanti durante le partite e penso di poter portare tanti gol e tanti punti con i calci piazzati”.
Fare 10 gol? Vediamo, ci provo. Non mi metterò obiettivi, sicuramente quando la palla sarà vicina alla porta mi concentrerò per metterla dentro. Non è così semplice come si pensa, però è vero che le traiettorie, le distanze, ce le ho più in meno in testa, quindi c’è sempre da perfezionare”.
Mi chiamano sempre Mire. Poi i tifosi mi chiameranno come pensano loro. Mire è l’abbreviazione di Miralem”.

Prendere la mira…
“Prendendo la mira… Mire sta molto bene”.

ORE 14:30, LA DIRETTA – Pjanić è pronto a rispondere alle domande dei giornalisti presenti nella stampa dello Stadium, tra i quali i nostri Francesco Pellino ed Edoardo Siddi.

DIFFERENZE – “Adesso che sono dentro ho visto cose diverse e ho capito perché era difficile stare davanti alla Juve. Si lavora tanto, sono a disposizione della squadra per continuare a vincere, ma sicuramente c’è differenza rispetto a dove sono stato in passato”.

RITORNO A ROMA –“Sarò contento di tornare all’Olimpico, ritrovare tifosi e compagni. Sarà una partita un po’ diversa per me, ho passato cinque anni bellissimi a Roma, ma dalla prima giornata in poi sarò concentrato sulla Juve. So che sarò fischiato, ma oggi sono contento”.

UNO SGUARDO A IERI – “Ho ricevuto tanti messaggi da tutti, dall’inizio, e ho capito di essere in una squadra di grandi uomini. Ho capito che qua sono una squadra unita e che sono contenti che sono qua. In quest’ultima settimana ho lavorato tanto, in modo diverso da Roma”.

CON ALLEGRI – “Ci stiamo conoscendo, c’è intesa per adesso. Mi sta conoscendo. Siamo qui per arrivare pronti alla prima gara ufficiale. Dove giocherò? Me lo hanno fatto capire prima di firmare. Non ho paura di giocare palla al piede, il mister mi metterà dove riterrà opportuno e io sarò disponibile. Pirlo? Siamo diversi, la società mi ha preso perché pensa possa dare una mano. Pirlo è stato un giocatore molto tecnico, ma penso farò altrettanto bene”.

LE PUNIZIONI – “A Lione ho lavorato con uno specialista come Juninho. Ma ogni calciatore ha una tecnica di tiro diversa e io la sto perfezionando, per decidere le partite. Sto lavorando per migliorare, ma la Juve ha altri che calciano bene. Chiaramente voglio essere decisivo”.

CHAMPIONS – “È importante confermare i trofei dell’anno scorso, ma vogliamo vincere contro ogni avversario. Vogliamo scrivere la storia, con il sesto Scudetto”.

DYBALA – “Per me, il calcio è un gioco di squadra. Proverò a mettere i miei compagni nella migliore situazione possibile. Il talento uscirà fuori, se la squadra gioca bene e vince. Ci sono tante individualità qua, ma è un gioco di squadra e la Juve l’ha dimostrato. Nella spogliatoio c’è chi ricorderà sempre che la squadra è più importante. Punizioni? Decideremo in campo, per il bene della squadra”.

REAZIONI A ROMA – “Tutti mi hanno fatto i complimenti. Prima di firmare, ho parlato con Spalletti, Totti e De Rossi per ringraziarli e spiegargli la scelta. La carriera non è lunghissima, dopo cinque anni bellissimi a Roma, non è stato facile partire. La squadra era dispiaciuta, avevo rapporti ottimi con tutti, a Trigoria. Quando ho detto che dovevo cambiare squadra, mi hanno fatto i complimenti, ma erano dispiaciuti”.

IL NUMERO E LA CASA – “Ho scelto la mia casa, ma non credo sia la stessa di Pogba (ride, ndr). Il mio numero sarà il 5, perché il 15 è preso. Il 5 è un numero che ha portato Zidane, il mio idolo, sarò orgoglioso di portarlo”.

I COMPAGNI DI REPARTO – “Il centrocampo della Juve è forte: siamo tanti e tutti utili. Il mister schiererà i migliori e faremo di tutto per vincerle tutte. Ogni giorno li conosco meglio e ci parlo sempre di più, sono ragazzi tranqulli che lavorano tanto, per essere pronti”.

POGBA E BENATIA – “Paul l’ho sentito, gli ho augurato buona fortuna per la finale, ma nient’altro. Con Mehdi siamo rimasti in contatto da quando è partito da Roma”.

HIGUAIN – “Se la Juve cercasse Higuain, non mi sorprendrebbe. Vogliono vincere tutto e i calciatori anche, fanno di tutto per rinforzare la squadra”.

CONCORRENZA – “Non temo la concorrenza. Siamo tanti giocatori, a disposizione del mister. Sono qui per aiutare e fare il meglio possibile. Giocherà chi deciderà il mister e io cercherò di giocarne il più possibile, ma sarà sempre il campo a decidere”.

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Pjanić con la nuova maglia

La conferenza stampa è terminata: ricca di spunti, abbiamo scoperto chi sono i modelli di Miralem. E dai presupposti c’è da aspettarsi tanto. Inoltre, il bosniaco ha ribadito una volta di più che è qua per vincere e come la Juve sia uno step in avanti nella sua carriera.

ORE 13:55, OGGI LA PRESENTAZIONE – È passato quasi un mese dalle visite mediche di Miralem Pjanić: tanti tifosi accolsero il bosniaco e oggi, dalle ore 15, avranno l’opportunità di salutarlo da vicino, allo StadiumMegastore. Alle 14:30, però, Miralem sarà presentato ufficialmente alla stampa e SpazioJ.it seguirà l’evento in diretta.

Pjanić è stato sicuramente uno dei più attesi al primo giorno di ritiro e lo stesso centrocampista ha dimostrato tutto il suo entusiasmo per quest’avventura: pronti, via ha postato una sua foto con la nuova seconda maglia. Tuttavia, non si conosce ancora il numero di Miralem, nonostante qualche indizio scovato sui social. La conferenza sarà anche l’occasione per scoprirlo.

Pjanic

“Dopo cinque anni a Roma, voglio vincere qualcosa”, ha detto Pjanić, ribadendo quanto dichiarato poche ore dopo l’ufficialità. Le intenzioni sono chiare, la voglia d’iniziare e puntare in alto è tanta: Pjanić è pronto a presentarsi al mondo bianconero.

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