La partita di Sturaro: impreciso negli appoggi e poco lucido. La fase difensiva non basta

In una partita che non contava ormai nulla, vista la qualificazione già acquisita dall’Italia agli ottavi come prima del girone, Antonio Conte cambia molto nella formazione iniziale contro l’Irlanda e concede una possibilità dall’inizio anche a Stefano Sturaro, impiegato come mezzala destra del centrocampo a tre. Ma il bianconero non sfrutta bene l’occasione e gioca una partita molto al di sotto delle sue possibilità, così come gli altri titolari di giornata. La nazionale, contro un’Irlanda assatanata, costretta a vincere per passare il turno come migliore terza, sbaglia totalmente il match come atteggiamento: scialba, distratta, lunga, imprecisa, mai aggressiva. Gli azzurri subiscono e non incidono mai, mostrando limiti tecnici imbarazzanti che un terreno pessimo non giustifica, non infilando tre passaggi consecutivi. Una minima scossa si ha con l’entrata in campo di Insigne, unico giocatore nel riuscire a saltare l’uomo. Sarebbe il caso di cominciare a pensare a qualcuno con queste caratteristiche nel prossimo incontro con la Spagna, che possa dare uno sfogo al gioco ed alla manovra degli uomini di Conte.

TECNICAMENTE INVOLUTO – Sturaro resta, durante la gara, nel limbo della mediocrità, come molti suoi compagni. Dal punto di vista tecnico, il numero 14 dell’Italia, sembra involuto: non è più il giocatore di ottime prospettive ammirato nei primi sei mesi alla Juventus. Il ragazzo fallisce molti stop ed appoggi, mostrandosi impacciato ed un po’ impaurito nel gestire il pallone anche in situazioni semplici. Imbarazzante la palla persa con un controllo a seguire nel secondo tempo, allungandola troppo, quando avrebbe avuto campo libero per creare una pericolosissima azione di rimessa per la sua squadra. Anche negli inserimenti Sturaro è latitante. Mai un taglio in area e troppe poche volte si allarga a destra per portare via l’uomo sulla fascia, dando la possibilità a Bernardeschi di puntare l’avversario e crossare o scambiare con un compagno.

BENE NEL RECUPERO PALLA – Dal punto di vista difensivo, almeno in fase di contenimento, il ligure riesce a dare un minimo contributo, con ben quattro anticipi e cinque palle recuperate, come dimostra la foto sotto (fonte: Stats Zone).

gara Sturaro

Bene anche nei contrasti. Corre molto, ma il recupero palla e la corsa non contano quasi nulla se poi la squadra non riesce a salire e creare gioco, soprattutto se chi recupera la sfera poi imposta male. Troppo poco per la nazionale azzurra. Ci vuole uno Stefano Sturaro diverso, grintoso ma qualitativamente migliore, che faccia sentire il suo peso nel centrocampo degli azzurri, altrimenti anche nella prossima stagione alla Juventus, l’ex Genoa, troverà sempre meno spazio.

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