Nell’ultimo mese il 4-3-3 sta lasciando spazio al 3-5-2 di stampo contiano, modulo col quale in questa fase, sì perchè le cose possono cambiare ancora, la squadra sta trovando equilibrio tra difesa e attacco. Tra i ragazzi in rosa ci sarà qualcuno che sorriderà, ma qualcun’altro che lo farà di meno…
Ecco qui un prospetto di chi ci guadagna e chi ci perde:
- DIFESA – L’aggiunta di un centrale e l’alzamento dei terzini ad esterni di centrocampo si fa sentire. Questa situazione di certo giova ai tre centrali, Bonucci, Barzagli e Chiellini che giocano tutti e tre insieme, senza rotazioni, ma anche a Daniele Rugani, che farà da prima riserva e può giocare a tre. Per la corsia salgono le quotazioni di Sandro che rispetto ad Evra dà più spinta, rimangono invariate quelle di Lichtsteiner, titolare in entrambi i moduli, visto che nel 3-5-2 Cuadrado non è perfettamente a suo agio.
- CENTROCAMPO – Qui viene il bello. Cuadrado perde la sua intoccabilità da esterno alto, torna in discussione da quinto a destra nel centrocampo, posizione che si sposa meglio con le caratteristiche di Lichtsteiner. Nulla cambia per gli interni di centrocampo, tanto invece per Hernanes; da regista infatti ha palesato lacune e, estinto come i triceratopi il trequartista, si troverebbe senza lavoro. Pereyra, l’altro collante tra attacco e mediana, è adattabile ad interno, posizione che occupava anche l’anno scorso in diverse occasioni. Per chiudere, torna più utile Asamoah, tornato in voga comunque anche da interno, oltre che da esterno di fascia.
- ATTACCO – Meglio per tutti. Morata si toglie dall’impiccio di giocare largo, ma al momento è chiuso da Mandzukic, uno che con la punta di fianco si esprime meglio. Zaza, forse in partenza, è pronto a sostituire uno dei due attaccanti.
Che la squadra sia perfetta per il 3-5-2, tolti due nuovi acquisti, non è una sorpresa. Questo è un gruppo costruito negli anni su questo schema, ma sarà vincente come col 4-3-1-2?
Roberto Moretti