Marchisio scalda la finale: “Partita da vincere”. E poi placa le polemiche: “Nessun vantaggio ad essere arrivati prima”

Claudio Marchisio ha da poco parlato alla stampa in quel di Doha, parlando dell’imminente finale e delle polemiche sul ritardo dell’arrivo del Milan in Qatar.

Torino, 20.11.12, Juventus Stadium, Uefa Champions League, Juventus - Chelsea. Nella foto: Claudio Marchisio

FINALE DA VINCERE –Innanzitutto Marchisio ha parlato della finale che si giocherà tra due giorni, e ha scaldato il clima in vista dell’importante partita: “E’ una partita secca, giochiamo contro una squadra che ha fatto bene e dovremo fare attenzione per portare questo trofeo a casa. Vogliamo chiudere il 2016 con un altro trofeo. Il Milan, dopo il ko in Coppa Italia, ha voglia di riscatto, senza dubbio. Se mi hanno sorpreso? Non era tra le favorite a inizio anno, ma sono partiti bene. Hanno trovato una quadratura importante. Lo stanno dimostrando, hanno voglia di mettersi in mostra, sanno cosa serve per tornare a vincere”.

POLEMICHE E BATTUTE –Poi Marchisio ha parlato delle polemiche per il ritardo del Milan e sulle parole di ieri sera di Berlusconi. In questo caso, Marchisio ha cercato di smorzare i toni delle polemiche. “Esser qui prima è un vantaggio? Noi viaggiamo smepre comodi, non credo sia un grande vantaggio. Cambiare gli arbitri per batterci come dice Berlusconi? E’ una battuta, io penso solo ad allenarmi e parlerà il campo”.

IL MOMENTO DELLA JUVE –Arriviamo al match in un momento positivo per noi. In campionato siamo riusciti a mantenere dei punti di distacco importante sulle inseguitrici. Il trofeo di dopodomani potrebbe mettere un bel sigillo a un 2016 da incorniciare. Dopo la sconfitaa con il Genoa c’è stata una grande reazione di gioco e risultati, dobbiamo mantere questa concentrazione con il Milan.”

LA CONDIZIONE FISICA –La mia condizione fisica è buona, svolgo gli allenamenti regolari con il gruppo. Ci vorrà ancora qualche mese per trovare la forma migliore, ma sono contento di come stia procedendo il mio pieno recupero”.

Sim0ne Calabrese

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