Il post partita di Hellas Verona-Juventus è stato infiammato dalle parole di Igor Tudor che però sbaglia sul tema del calendario.
La Juventus ieri ha concluso una settimana di fuoco pareggiando 1-1 a Verona contro la squadra di Zanetti. Non affatto una partita brillante da parte della squadra di Igor Tudor che ha pagato lo scotto degli sforzi fatti contro Inter prima e Borussia Dortmund poi per recuperare le due gare.
L’incontro del Bentagodi è stato indubbiamente viziato dagli errori commessi dall’arbitro Rapuano e dal Var Aureliano in circostanza del rigore per fallo di mano concesso agli scaligeri e poi la mancata espulsione a Orban per la gomitata rifilata a Gatti. Episodi su cui Tudor si è fatto sentire nel post partita.
In realtà, la sua squadra non avrebbe affatto meritato il successo ed è parsa molto provata dalla prima settimana con l’impegno europeo. Sempre dopo il fischio finale, il tecnico croato ha protestato sul calendario e la vicinanza tra le tre partite disputate.
Juventus, perché la polemica di Tudor sul calendario non regge
“C’è anche questa Lega che decide quando giocare o no”, ha esordito Tudor sul tema della vicinanza tra le varie partite. “Magari si poteva giocare domani sera (oggi, ndr), il Napoli fa tre partite in nove giorni, mentre noi tre in 7. Giocare dopo 4 o 5 giorni ti può cambiare la vita, questa cosa ti cambia anche la classifica”. “Se si sta zitti e buoni – ha chiosato – e si subisce, non va bene”.
Se Tudor ha ragione da vendere riguardo le discutibili decisioni arbitrali, meno per quanto riguarda la questione calendario. È vero che i bianconeri hanno giocato tre partite in otto giorni, così com’è altrettanto vero che il Napoli – in campo domani contro il Pisa – ne giocherà tre in dieci. Ciò che non cambia, però, sono i giorni di riposo.
I partenopei hanno giocato sabato scorso contro la Fiorentina, ma in trasferta, poi giovedì contro il Manchester City – sempre fuori – e infine domani in casa.
I bianconeri, invece, prima del Verona hanno giocato in casa sia contro l’Inter sia contro il Borussia Dortmund. Fattore che ha una certa valenza ai fini del recupero fisico.
Allargando gli orizzonti al palcoscenico europeo, un calendario speculare l’ha avuto il Real Madrid. Che ha giocato sabato scorso contro la Real Sociedad in trasferta, poi martedì in casa contro l’Olympique Marsiglia e infine ieri sempre al Bernabeu contro l’Espanyol.
Ancora meno giorni tra la Champions e l’ultimo incontro di campionato l’hanno invece avuto il Liverpool e il Bayern Monaco. I Reds sono scesi in campo domenica scorsa contro il Burnley (trasferta), mercoledì in Champions contro l’Atletico Madrid (casa) e ieri ad Anfield contro l’Everton.
I bavaresi, invece, hanno giocato sabato scorso in casa contro l’Amburgo, mercoledì in Champions – sempre in casa – contro il Chelsea e ieri in trasferta contro l’Hoffenheim. Prima di un nuovo tour de force, i bianconeri hanno a disposizione sei giorni di riposo in cui mettere energie nelle gambe – e nella testa – che saranno fondamentali nel trittico Atalanta-Villarreal-Milan.
