Thiago Motta sempre più sulla graticola: pronto il piano alla Continassa, ecco cosa sta accadendo nella dirigenza bianconera
Il futuro di Thiago Motta è decisamente appeso ad un filo. Il tecnico è reduce da due pesantissime sconfitte incassate contro Atalanta e Fiorentina. Sette gol incassati senza segnarne nemmeno uno, la lotta scudetto spenta sul nascere ed il quarto posto perso a favore del Bologna, l’ex club di Motta.
Insomma, due settimane da dimenticare per il tecnico e la Juve intera. Al momento l’italo-brasiliano ha ancora conservato la panchina, anche per una mera questione economica ma alla Continassa vi sono in corso riflessioni approfondite. Di certo non saranno tollerati altri scivoloni di tal portata e contro il Genoa per Motta ha il sapore dell’ultima spiaggia.
Genoa ultima spiaggia: pronto il ribaltone
In caso di nuova sconfitta, infatti, potrebbe esserci il ribaltone immediato, stavolta senza nessun appello né possibilità di salvarsi. Alla Continassa è andato in scena un confronto tra il football director Giuntoli, l’ad Scanavino ed ovviamente Motta. Il tenore della riunione è stato semplicemente uno: al tecnico è stato chiesto di più nelle ultime nove giornate di campionato oltre ad un cambio di rotta immediato.
La solidità persa dalla squadra ma anche i problemi tattici e con i calciatori, questi i capi di imputazione rivolti al tecnico che dovrà quindi lavorare per risolvere queste situazioni. Servirà un lavoro certosino magari provando a “rispolverare” anche quei calciatori quasi finiti nel dimenticatoio con Thiago Motta nelle ultime settimane.
Juve, addio Motta? Ecco le ipotesi sul piatto
La Juventus ha già prono il doppio piano, in base al risultato finale della gara contro il Genoa. La Juve non vorrebbe esonerare il tecnico prima del termine della stagione sia per mancanza di candidati – se non Roberto Mancini – che dal punto di vista dell’immagine del club.
Si punta ad arrivare fino a fine stagione con Motta per poi salutarsi senza rancori. Ma in caso di sconfitta contro il Grifone, sarà inevitabile lo scossone, anche per non perdere il quarto posto. Ed a quel punto sono sono due le strade: Mancini e Tudor possono firmare subito ma di certo non sono profili per traghettare il club fino a fine stagione.
Conte e Gasperini sono profili molto graditi dalla dirigenza ma sono vincolati con Napoli ed Atalanta ed al momento non si possono ingaggiare al pari di Pioli, blindato con l’Al Nassr fino a giugno 2027.
