Coppa Italia, Juventus Empoli: arrivano le dichiarazioni di Thiago Motta dopo la conclusione del quarto di finale.
La Juventus di Thiago Motta non è riuscita a mettere in campo tutte le buone premesse della vigilia ed esce dalla Coppa Italia con l’amaro in bocca. Nulla da fare per la Vecchia Signora che dato il periodo positivo prima di questa sera era approdata allo Stadium con aspettative molto alte, non rispettate tra l’incredulità generale.
Nessuna riconferma in Coppa Italia ed occasione sfumata per la squadra bianconera di dare una sterzata ad una stagione ricca di alti e bassi. In tal senso mister Thiago Motta ai microfoni di Sportmediaset ha parlato nel post partita.
Motta: “Inammissibile, qualcuno pretende senza dare”
Riguardo al suo stato d’animo dopo l’eliminazione:
“Sento vergogna per il primo tempo, l’atteggiamento è stato vergognoso. Ho sbagliato io perché non ho fatto capire l’importanza di una maglia come la Juve. Spero che le critiche siano forti, oggi il nostro pubblico è stato anche gentile con noi soprattutto per quello che abbiamo visto anche nel primo tempo. Voglio una reazione subito. Grandissima responsabilità mia che non ho fatto capire l’importanza della partita“.
Sulla partita, l’allenatore italo brasiliano ha affermato:
“Di sicuro oggi abbiamo visto che abbiamo giocato contro un Empoli non di titolarissimi: bisogna capire dove si è e che bisogna meritare di essere qui dentro. Oggi in campo non abbiamo dato nulla, anzi abbiamo sbagliato l’unica cosa che alla Juve non puoi sbagliare: l’atteggiamento. È inammissibile, chiediamo scusa ai tifosi, alla società e alla storia di questo club. Abbiamo toccato il fondo”.
In merito all’atteggiamento della squadra:
“Credo nell’aspetto tecnico, i giocatori hanno qualità ma la qualità non sempre è sufficiente. Servono altre cose, soprattutto l’atteggiamento. È per questo che sento vergogna. Sbagliare un passaggio, un tiro, un controllo può succedere. Io non accetto quello che si è visto in campo“.
Riguardo al futuro della sua Juve, Motta ha dichiarato:
“Da dove si riparte? Dalla cosa basica di vita e calcio: l’atteggiamento. Mi fa sentire male che la squadra ha preteso una cosa senza meritarla. Qualcuno pretende senza dare. Bisogna dare tutto in campo, in allenamento. C’è bisogno di rispetto, è la base. Oggi abbiamo dimostrato tutto il contrario. Oggi il problema non è stato tecnico o tattico, ma l’atteggiamento e la responsabilità è tutta mia perché non ho fatto capire cosa significa giocare questa partita con la maglia della Juve”.
