Il comunicato ufficiale della Juventus è una presa di posizione importante dopo quanto accaduto nelle ultime ore
La Juventus non sta certamente vivendo il miglior periodo della sua storia. Dopo le vicende dello scorso anno che l’hanno portata a ricevere una penalizzazione di 10 punti e l’esclusione dalle competizioni europee, ecco in questa stagione nuove bufere che avvolgono la Vecchia Signora. Le squalifiche di Pogba per doping e Fagioli per scommesse hanno messo nei guai Massimiliano Allegri. Il centrocampo bianconero si è sfoltito vertiginosamente e Giuntoli, insieme a Manna, dovrà, nella prossima finestra di mercato, rimboccarsi le maniche per attirare un nuovo rinforzo a Torino, capace di invertire la rotta.
Nel frattempo, dall’esterno, si fanno sempre più vicine voci d’accusa nei confronti della società bianconera. La Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, infatti, ha ritenuto il bilancio d’esercizio della Juventus non conforme ai principi contabili in diversi punti.
Le ragioni della Consob ed il duro comunicato della Juventus
La società bianconera non ci sta ed ha voluto fortemente replicare alle accuse sul bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022, controllato di recente. Secondo la Consob la Juventus avrebbe violato alcuni principi contabili fondamentali: “Presentazione del bilancio”- “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”- “Bilanci Intermedi” – “Attività immateriali”.
Ragion per cui la Juventus ha voluto rispondere a modo con un comunicato ufficiale in cui esprime la volontà di voler continuare a collaborare con le autorità di vigilanza, nella convinzione di aver operato nel rispetto delle leggi vigenti. Inoltre è stato anche messo in evidenza il modo di operare di Consob, poco condiviso dalla società piemontese: “I rilievi di Consob si basano su interpretazioni di elementi soggettivi e applicazioni di regole contabili, giudizi e valutazioni che Juventus non condivide, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla Società con l’ausilio dei propri consulenti e dei pareri legali e tecnico contabili acquisiti dalla Società”.
La Consob, dal suo canto, fa riferimento a 16 operazioni di compravendita di diritti alle prestazioni sportive di calciatori effettuate con la stessa controparte, definite “incrociate” durante le annate 2019/2020 e 2020/2021, 2022/2023. Nell’occhio del ciclone anche le “manovre stipendi” praticate nelle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021. Ma non finisce qui, sul banco anche questioni legate al passato, infatti, sono uscite fuori operazioni di calciomercato risalenti alle stagioni 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020, che hanno rivelato plusvalenze nei bilanci e possibili rapporti di natura debitoria con altri club.