Juve sulle orme di Roma e Fiorentina: perché la Conference è una grande opportunità

La prossima stagione della Juventus si può riassumere con il detto “fare di necessità virtù“. Un bel modo di dire che si adatta perfettamente ai tempi attuali in casa Juve. Perché se la situazione non è piacevole o gradita, bisogna cercare di trarre qualcosa di positivo dalla brutta esperienza e coglierne sempre i lati positivi.

I bianconeri hanno chiuso il campionato al settimo posto e si sono garantiti la partecipazione alla terza competizione UEFA: la Conference League. Non sarà il palcoscenico principale a livello internazionale, ma ci sono diversi argomenti capaci di trasformare quella che potrebbe sembrare una scocciatura in una grande opportunità.

 

Conference League: esperienza internazionale e vetrina per la giovane Juve

Proprio i giovani saranno le basi su cui costruire il cammino in Conference League. A loro servirebbe per fare esperienza e per farsi notare in campo internazionale. A questo si aggiungerà l’abitudine a calcare palcoscenici importanti, a maggior ragione se la competizione si protrarrà fino alla finale.

Roma e Fiorentina sono gli esempi da seguire. I giallorossi sono stati i vincitori della prima edizione della competizione; ha portato loro entusiasmo, consapevolezza dei propri mezzi, attitudine internazionale e non per ultimo un bel guadagno economico. Fattori che li hanno portati, quest’anno, a giocarsi la finale di Europa League. Anche i viola sono stati protagonisti di una grande stagione in Conference, raggiungendo la finale ancora da disputare contro il West Ham.

L’alternativa di lusso a tutto questo è la possibilità di scontare subito eventuali sanzioni da parte dell’UEFA. Ceferin, a breve, si esprimerà sul caso Juve e sulle sanzioni della giustizia sportiva italiana. Visto che tra gli scenari possibili c’è anche l’esclusione dalle coppe, il raggiungimento del settimo posto, nonostante i dieci punti di penalizzazione, è un risultato fondamentale.

 

 

 

 

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