Giuliani: “In Germania ho dovuto fare parecchi sacrifici ma ora sono tutti ripagati”

Laura Giuliani si racconta ai microfoni di JTv, il portiere della Juventus inizia mostrando i riconoscimenti di cui va maggiormente fiera: parte dal gagliardetto della S.F. 82 (Sacra Famiglia n.d.r) che è la prima squadra in cui ha giocato, la squadra dell’oratorio del suo paese. Come secondo trofeo Laura mostra il premio da miglior portiere della stagione 2017/2018: alla sua prima stagione in Italia e in bianconero è fiera di averlo vinto. Infine mostra gli scudetti vinti e un riconoscimento ricevuto dal “dipartimento di Scienze Motorie” Giuliani qui consiglia a tutte le ragazzine che vogliono inseguire il sogno di diventare calciatrici di non abbandonare mai gli studi, in quanto sono fondamentali.

Inizia a giocare a calcio con i suoi compagni di classe e dice: “non correvo, ero la più alta del gruppo e non sapevo dare un calcio al pallone, che ruolo migliore del portiere?” (ride n.d.r).

Il ruolo del portiere secondo Laura è uno dei ruoli oggi in continua evoluzione, attualmente è un giocatore di movimento a tutti gli effetti, alcune volte è proprio il portiere a dover iniziare l’azione o a doverla velocizzare, è proprio parte integrante della squadra. Dal punto di vista psicologico però è uno dei ruoli più difficili, il portiere deve prevenire, leggere le situazioni prima che accadano in modo da poter fermare certe azioni, in modo da prevenire alcune parate complicate.

Prosegue parlando del suo trasferimento in Germania, a soli 19 anni, è arrivata la possibilità e si è trasferita a Gutersloh, in Germania non potendo vivere di calcio ha sempre lavorato svolgendo molte mansioni, ma il più complicato è stato lavorare nel panificio: svegliarsi alle tre di notte per finire a mezzogiorno, pranzare e andare ad allenarsi era molto pesante.

Dopo Gutersloh si è trasferita a Bielefeld, città che le piace molto, a misura d’uomo, qui gioca nella Serie B tedesca e qui ringrazia il fidanzato Cristian per averla convinta ad accettare di scendere di livello, Laura era reduce da una stagione difficile in cui non conosceva bene la lingua e aveva trovato poco spazio. Proprio a questa annata a Bielefeld deve una grande crescita dal punto di vista calcistico: diventa titolare nella Nazionale italiana e inoltre riesce a ritornare in Bundesliga (Serie A tedesca), ha imparato il tedesco e l’anno dopo gioca in Bundesliga.

Si trasferisce al Colonia, squadra a cui è ancora molto legata e di cui racconta la tradizione carnevalsca della maglia, mostrandola: il carnevale di Colonia è uno dei più famosi al mondo, al punto che ogni anno i giocatori indossano una maglia diversa in occasione del carnevale, è la sua maglia preferita.

Nella stagione successiva passa al Friburgo dove nel precampionato appare in forma strepitosa ma durante la prima di campionato si rompe il menisco per cui è costretta a saltare l’intera stagione. Si ritrova a fine stagione senza squadra.

La stagione è finita e ci si allena a Coverciano in vista degli Europei, Laura ha un giorno libero e il fidanzato Cristian va a trovarla, parlano per tutto il giorno della Juventus, di Rita Guarino come allenatrice, di come sarà questa squadra, quando le suona il telefono ma non riesce a rispondere, così il fidanzato Cristian richiama questo numero ed è Stefano Braghin in persona a chiamare Laura alla Juventus. Qui Giuliani dice al fidanzato: “ho una bella e una brutta notizia: quella bella è che andiamo alla Juve e quella brutta è che ci tocca fare il sesto trasloco” (ride ndr). Da quel giorno Laura è diventata uno dei migliori portieri italiani, ha potuto essere portiere titolare nei Mondiali estivi e ora può vivere di calcio.

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