Da Arezzo a Torino l’uno, da Arezzo a Napoli l’altro. Antonio Conte e Maurizio Sarri sono diventati tecnici di peso mondiale grazie alle rispettive buone esperienze con Juventus e Napoli, ma in passato anche loro sono stati protagonisti di una gavetta doverosa in questo mestiere, riscontrando risultati ben poco positivi. Nell’anno in cui la Juventus militava in Serie B, Conte allenava l’Arezzo. Il 19 maggio 2007 i bianconeri trovarono sulla loro strada di ritorno in A proprio l’ex centrocampista bianconero. La Vecchia Signora si impose piuttosto facilmente, vincendo 5-1 e rispedendo di fatto l’Arezzo in Serie C. Come spesso accade per chi retrocede, Conte venne esonerato dal club ed il suo posto venne occupato da un nuovo allenatore, quasi sconosciuto al tempo: Maurizio Sarri. Quest’ultimo non ha mai incontrato Antonio Conte in carriera da avversario, ma per ben due volte (contando anche il Chelsea) gli è stato successore in realtà particolarmente differenti.
Permanendo in ottica precedenti, quella sulla panca dell’Arezzo non è l’unica volta in cui Conte ha trovato dinnanzi a sé la “sua” Juventus da avversaria. Un altro precedente vede la Vecchia Signora ancora vincitrice su colui che sarà qualche anno dopo il proprio allenatore. In quel di Bergamo, nel 2009, l’Atalanta di Conte uscì sconfitta in seguito ad un severo 2-5 inflittogli dai bianconeri. Inter-Juve, quest’anno, sarà inevitabilmente anche questo: Antonio Conte contro il proprio passato, voglioso di trovare il primo successo contro la sua ex squadra. I nerazzurri si aggrappano al proprio condottiero per cercare una vittoria che manca da circa tre anni. L’ultimo successo dell’Inter, in casa, in campionato, contro la Juventus risale infatti al non troppo recente 18 settembre 2016. In quel match, i nerazzurri di Frank De Boer riuscirono a rimontare la rete di Lichtsteiner con Icardi e Perisic, autore del 2-1 finale. Negli ultimi nove derby d’Italia disputati a San Siro, spiccano dunque quattro vittorie per la Juventus, quattro pareggi ed un solo successo nerazzurro.
Alessandro Zanzico
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