SJovani – La top 11 della stagione 2017/18 del settore giovanile della Juventus

La stagione 2017/2018 del settore giovanile della Juventus si è conclusa lo scorso sabato con la sconfitta in finale dell’Under 16 di Barone. Mancato trionfo che si aggiunge a quelli di Primavera e Under 17 (eliminate in semifinale) e Under 15 (pesantemente sconfitta nel match conclusivo).
A questi livelli però ciò che conta maggiormente non è la conquista dei trofei, ma la crescita continua dei giocatori che prosegue anno dopo anno.
L’appuntamento con la Top 11 si chiude questa sera con i migliori 11 della stagione 2017/2018 del settore giovanile della Juventus.

PORTIERE

Nicolas Oliveto (2003) – Ottime referenze date dall’estremo difensore dell’Under 15 di Bovo. Grandissima reattività tra i pali che lo rende un vero e proprio gatto difficile da battere sul tempo. Le prime sensazioni sono decisamente positive.

DIFESA

Gabriele Mulazzi (2003) – Il passaggio da ala offensiva a terzino con licenza di attaccare ha lanciato il giovane laterale destro tra i migliori prospetti di tutto il settore giovanile della Juventus. Corre, tanto, senza però tralasciare il perfezionamento delle doti tecniche.

Andrea Adamoli (2001) – Un altro terzino, questa volta di piede sinistro. Accompagna le azioni dei compagni con puntuali sovrapposizioni e difficilmente si fa trovare fuori posizione quando si tratta di difendere. L’anno prossimo in Primavera per la conferma.

Alessandro Tripaldelli (1999) – Nettamente il migliore di tutta la selezione Primavera. Uomo in più sulla fascia mancina: quando punta l’avversario è imprendibile. Con il passare delle partite ha migliorato anche l’attenzione difensiva guadagnandosi la chiamata del Sassuolo.

CENTROCAMPO

Giuseppe Leone (2001) – Vero e proprio fulcro del gioco dell’Under 17. Orchestra la manovra della squadra indirizzando e illuminando con grande sicurezza le giocate della squadra. Uno dei talenti più promettenti del calcio italiano.

Leandro Fernandes (1999) – Arrivato nel mercato di gennaio su consiglio di Mino Raiola, il metodista olandese ha conquistato le chiavi del centrocampo della Primavera senza più mollarle. Puntuale nelle chiusure e fisicamente straripante in questa categoria, ora tocca valutarlo su palcoscenici di livello elevato.

Michael Brentan (2002) – Si fa fatica a non metterlo tra i migliori in campo in ogni partita. Detta i ritmi e i tempi di gioco dell’Under 16 di Barone come un veterano del ruolo; incredibile la sua capacità di farsi trovare dove serve quando serve.

Nicolò Fagioli (2001) – Il talento più luminoso del settore giovanile della Juventus ha confermato anche quest’anno le sue qualità mostrando i miglioramenti affinati in allenamento. Fantasista, esterno d’attacco, interno o centrale di centrocampo, Pedone si è divertito con lui mostrando a tutti l’incredibile potenziale del giovane bianconero.

ATTACCO

Carmine Sterrantino (2002) – Lo scorso anno aveva fatto intravedere di avere qualcosa in più rispetto agli altri trascinando la squadra alla vittoria finale a suon di gol. In questa stagione ha confermato le sue doti tecniche tanto da essere spesso convocato tra i più grandi. L’ultima parte di stagione da esterno d’attacco non gli ha impedito di collezione 20 presenze e 13 reti con l’Under 16 e 13 presenze e 4 gol con l’Under 17.

Elia Petrelli (2001) – Il collezionista di gol del settore giovanile della Juventus ha chiuso la stagione con 25 reti in 29 presenze. Capocannoniere di categoria, ha dominato le aree di rigore di mezza Italia grazie alla sua straripante forza fisica e all’istintivo senso del gol. Le 6 doppiette e le 2 triplette all’attivo raccontano meglio di qualsiasi altra parola l’impatto del giovane bomber sulla sua squadra. L’anno prossimo guiderà l’attacco della nuova Primavera.

Andrea Bonetti (2003) – Un altro centravanti che sembra già essere di un’altra categoria rispetto a quella di competenza. Ad impressionare più dei gol, 16 in 28 presenze, è la facilità con cui tiene alla larga i difensori avversari eludendone gli interventi. Le premesse sono ottime, toccherà a lui con il lavoro quotidiano non disattenderle.

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